ANCONA - Sfila due catenine d’oro dal collo di un 15enne che stava ballando in uno chalet di Marina di Montemarciano. Poi, ha un accenno di pentimento e restituisce il malloppo al legittimo proprietario. Caso chiuso? Macché. Il ladruncolo torna ancora sui suoi passi e non solo ruba di nuovo le collane, ma mette anche le mani su 10 euro trovati nel marsupio dell’adolescente. Il furto bis è costato a un anconetano di 22 anni residente a Falconara un processo davanti al giudice Corrado Ascoli.
Le spycam
Il dibattimento inizierà il 22 maggio con l’audizione dei primi testimoni.
I fatti
Ieri si è tenuta al quinto piano del tribunale di Ancona l’udienza pre-dibattimentale. L’imputato deve rispondere di furto e furto con strappo per i due episodi avvenuti in sequenza, uno di seguito all’altro. Stando a quanto è stato possibile ricostruire, con estrema destrezza, il ragazzo finito sotto accusa s’era avvicinato all’adolescente e con un mossa fulminea gli aveva sfilato dal collo le collanine d’oro che stava indossando. Dopo il furto sarebbero sopraggiunti due fattori: il (probabile) pentimento e, poi, quello fondamentale degli amici. Erano stati loro, dopo aver saputo del raid ai danni del 15enne, a convincere l’imputato a restituire il bottino. Non ne valeva la pena finire nei guai. E così, il giovane aveva restituito il malloppo al 15enne, il quale aveva riposto le collanine all’interno del suo marsupio. La vicenda sembrava essersi chiusa lì. E invece no.
Il secondo round
Dopo pochi minuti, sempre secondo la versione accusatoria, il 22enne era tornato alla carica e senza farsi vedere aveva messo le mani sul marsupio, appoggiato su un tavolino dello chalet. Non solo aveva rubato le collanine sfilate in precedenza, ma pure i contanti che aveva trovato all’interno del marsupio: 10 euro. Poi, se ne era andato. La povera vittima, tornata al tavolo, aveva preso atto di essere stata beffata due volte e aveva sporto denuncia. Il 22enne non ha scelto riti alternativi sicuro di poter smontare le accuse nel corso del processo.