Sicurezza stradale e qualità dell’aria: troppe auto raggiungono il centro di San Benedetto

Sicurezza stradale e qualità dell’aria: troppe auto raggiungono il centro di San Benedetto
Sicurezza stradale e qualità dell’aria: troppe auto raggiungono il centro di San Benedetto
di Alessandra Clementi
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Martedì 16 Aprile 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 11:47

SAN BENEDETTO Sicurezza stradale, qualità dell’aria e miglioramento del trasporto pubblico locale. Sono questi gli obiettivi strategici che i cittadini, interpellati dall’Isfort, hanno indicato e che sono stati inseriti nel quadro conoscitivo del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) illustrato ieri dalla commissione urbanistica.

La spiegazione

Il quadro conoscitivo è stato illustrato dall’ingegner Carlo Carminucci spiegando come il Pums dovrà tenere conto delle normative sia comunali che regionali.

Dalle analisi effettuate è emerso che c’è stato uno sviluppo delle tratte ciclabili in città, mentre si è indietro sugli spazi pedonali e le zone a traffico limitato, inoltre si dovrà tenere conto di insediamenti futuri come l’ospedale di comunità a Ragnola così il nuovo nosocomio. Inoltre è stato evidenziato come siano maggiori i flussi di entrata in città con 4mila auto in più rispetto a quelle in uscita, dove il mezzo di trasporto più usato a San Benedetto è l’auto con il 24% mentre il 7,6% si sposta a piedi e l’8,3 in bici per un totale di 32mila auto al giorno. Da qui le richieste di limitare il consumo del suolo, potenziare gli interscambi con pedibus e bici bus.

Nel corso del tavolo tecnico politico è stato illustrato il quadro conoscitivo del Pums che è stato redatto finora dall’Isfort. Il Comune parteciperà anche a un bando regionale che prevede un riconoscimento 60% della spesa che per noi ammonta a 100mila euro quindi l’obiettivo è quello di recuperare 60mila euro. L’iter prevede che le linee guida verranno sottoposte alla giunta per chiudere così la prima fase, mentre la seconda entrerà nel merito delle strategie. Poi si valuterà se assoggettare il piano alla valutazione ambientale strategica fino ad arrivare all’adozione del piano da parte del consiglio comunale infine partirà il piano di monitoraggio. Il tutto dovrebbe avvenire entro il 2024.

E’ stato redatto anche il Biciplan attraverso un lavoro di analisi che ha visto il contributo di Fiab e Legambiente che hanno chiesto di terminare la rete ciclabile e migliorare la gestione dell’impiego delle due ruote con la realizzazione di una stazione per le due ruote. Le maggiori arterie sono la statale e la ciclovia adriatica, tenute conto affrontando un lavoro di ricognizione.

L’obiettivo

«L’obiettivo primario – ha puntualizzato Alessandra Aquilini della Isfort - è quello di rafforzare il collegamento monte – mare».

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