Incubo in casa a Jesi, botte e capelli strappati: lancia l’Sos e fa arrestare il compagno

Incubo in casa, botte e capelli strappati: lancia l’sos e fa arrestare il compagno
Incubo in casa, botte e capelli strappati: lancia l’sos e fa arrestare il compagno
di Talita Frezzi
3 Minuti di Lettura
Martedì 23 Aprile 2024, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 13:12

JESI Una convivenza che si alterna tra la casa di lei e quella di lui, settimanalmente, per cercare di far funzionare e dare stabilità a un rapporto sentimentale che va avanti da alcuni anni, ma che nella tarda serata di domenica ha mostrato per la prima volta il suo lato oscuro. Tanto che sono dovuti intervenire i carabinieri del Norm della Compagnia di Jesi per salvare la donna da una brutale aggressione da parte del compagno. E lui, operaio 53enne di origine romena, è stato arrestato.

La miccia

Sembra che la scintilla della violenza sia scattata improvvisamente, al culmine di una lite per futili motivi.

La coppia domenica sera si trovava nell’appartamento della donna, in una zona periferica della città. Secondo una prima ricostruzione, il litigio sarebbe ben presto degenerato in una vera aggressione. Era la prima volta che succedeva. L’uomo l’avrebbe picchiata sferrandole degli schiaffi e spingendola sul pavimento, poi l’avrebbe afferrata per i capelli con violenza trascinandola, tanto da strapparle alcune ciocche.

Nel parapiglia, tra le urla e il pianto, la donna è riuscita a chiamare il 112 col suo cellulare e far scattare i soccorsi. Quando i carabinieri del Norm sono intervenuti sul posto, hanno trovato l’uomo davanti al portone di casa e la donna in lacrime e sotto choc sul pianerottolo di casa. Hanno accompagnato la donna al pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani dove è stata tranquillizzata e medicata. Ha riportato contusioni ed escoriazioni giudicate guaribili con una prognosi di 10 giorni. Per l’uomo è scattato l’arresto. Gli viene contestato il reato di lesioni personali.

L’udienza

Ieri mattina è comparso davanti al giudice Corrado Ascoli e al pubblico ministero Fabrizio Brizi per l’udienza di convalida e il processo per direttissima. L’indagato era difeso dall’avvocato Angelica Popoviciu. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto nei confronti dell’uomo la misura del divieto di avvicinamento alla vittima. Una misura attuata a piede libero, ma che potrebbe trasformarsi in una misura cautelare più pesante qualora il 53enne dovesse essere trovato nei pressi dell’abitazione della donna o vicino al suo luogo di lavoro o comunque in un raggio d’azione troppo ravvicinato rispetto ai 500 metri stabiliti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA