L’economia arranca e di conseguenza aumenta la criminalità, non è un “caso Porto Sant’Elpidio”, è un “caso Italia” ma sono le amministrazioni locali, per prime, a doversi fare carico del problema. E, come per il turismo, l’amministrazione rilancia sotto questo aspetto con un organo che si propone come punto di riferimento e di informazione, organo collegiale per individuare le soluzioni ai problemi. Si parte dalla Consulta per un confronto aperto, un dialogo costruttivo tra i cittadini ed amministrazione. Dopo il passaggio in Consiglio si tratterà di coinvolgere le associazioni per stimolare iniziative, per una cultura della legalità e per la più ampia educazione all’attività civica.
Le misure
La Consulta s’inserisce nel quadro generale, che vede aumentare la videosorveglianza e rilanciare il controllo di vicinato. La questione è sentita in particolare in centro ultimamente, dove alcuni fatti hanno destato allarme: occupazioni abusive, spaccio di droga, risse, furti nei locali e nelle abitazioni.
Mozione e interrogazione
La consigliera Annalinda Pasquali presenta una mozione e un’interrogazione, la prima sull’istituzione della Zona economica speciale, la seconda centrata sui lavori per la Ciclovia Adriatica con ponte ciclopedonale sul Chienti. L’ex candidato sindaco Paolo Petrini affronta un altro argomento interessante, con la mozione sulla centralina per misurare la qualità dell’aria, argomento molto dibattuto in passato ma ultimamente caduto un po’ nel dimenticatoio, merita di essere ripreso. Infine le tre interrogazioni del Laboratorio Civico, due di Gian Vittorio Battilà sulla riqualificazione del mercato coperto ed ex Orfeo Serafini e sulla gestione degli eventi e una, appunto, di Lattanzi sulla sicurezza. Una sfilza di mozioni, interrogazioni e interpellanze dovuta anche al fatto che, nel precedente Consiglio, non tutto si era potuto affrontare.