Riapertura della chiesa di S. Francesco: Monsampietro prepara la grande festa

Riapertura della chiesa di S. Francesco: Monsampietro prepara la grande festa
Riapertura della chiesa di S. Francesco: Monsampietro prepara la grande festa
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Aprile 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 11:44

MONTEMPIETRO MORICO Sono conclusi i lavori di miglioramento sismico e di restauro che si erano resi necessari a seguito dei danni subiti in occasione del terremoto del 2016 nella chiesa di San Francesco in Monsampietro Morico. Un lavoro di consolidamento e restauro è stato possibile grazie ai fondi derivanti dall’ordinanza commissariale n°105 del 17 settembre 2020 nella quale era incluso e finanziato per un importo di 374mila euro più Iva – appunto - l’intervento sulla Chiesa di San Francesco.

L’intervento

L’arcidiocesi di Fermo, in qualità di ente attuatore, ha proceduto nell'intervento il cui progetto è stato redatto dall’architetto Francesco Nunzi e dall’ingegner Franco Anselmi che hanno ricoperto anche l’incarico di direttore dei lavori; collaudatrice è l'architetto Dania Cataldi; responsabile tecnico della procedura il geometra Demetrio Catalini.

Molto si è spesa per il completamento dell’opera anche la sindaca di Monsampietro Morico Romina Gualtieri. La cerimonia per la riapertura al culto della chiesa è fissata per domani pomeriggio alle 16.30. La Santa Messa sarà presieduta da monsignor Rocco Pennacchio.

Previsti interventi di saluto di tutte le autorità. La chiesa di San Francesco d’Assisi venne eretta dai Francescani nel 1671, come sembra attestare la data sullo stemma dei Canonici lateranensi collocato sopra il portale nella facciata dell’edificio (probabilmente realizzato col contributo di quest’ultimi). La costruzione venne realizzata su una preesistente chiesa del 1513, allora dedicata alla Madonna della Misericordia. L’edificio è attualmente sollevato dal piano stradale. Originariamente era prevedibilmente alla quota delle carrabili del tempo. Difatti le modifiche apportate negli anni alla viabilità, che si leggono nella quota di imposta della porta di accesso nord al transetto (ora murata) e nelle murature in pietra e negli archi di fondazione in vista sul lato nord facciata, hanno determinato la necessità di realizzare la scalinata semicircolare in mattoni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA