ASCOLI - «La situazione qui è difficile, ci sono ancora tanti cantieri aperti. Speriamo perlomeno che si sblocchi prima possibile la riapertura del collegamento con Forca Canapine e tutti i collegamenti nella zona di Arquata verso Norcia e Amatrice». Queste le parole di Michele Franchi primo cittadino del comune arquatano tragicamente colpito dalle forti scosse telluriche del 2016 e ancora oggi in uno scenario di forti disagi per il gran numero di cantieri che si sono resi necessari a livello di rete stradale.
Le priorità
«Ci sono ancora tantissimi lavori in corso - spiega Franchi – tra cui anche quello molto importante per la galleria nel tratto Trisungo-Acquasanta.
I cantieri arquatani
Nel territorio arquatano, in particolare nel tratto della Salaria tra i km 144+958 e 181+600, sono ben 30 i cantieri aperti per la sistemazione della zona e, in particolare, di strade provinciali e comunali danneggiate dal terremoto. Una serie di lavori molto consistente che vede, nello specifico, 5 interventi in corso e ancora nei tempi rispetto alle date di conclusione previste: si tratta dei lavori sulla provinciale 70 (ultimazione prevista a maggio 2024), sulla strada comunale Grazie-Pedegnano (ultimazione indicata per il prossimo 2 marzo), sulla Comunale 96 (ultimazione sempre prevista per il 2 marzo), la comunale Vallegrascia (ultimazione prevista per l’8 marzo) e un ulteriore intervento sulla Provinciale 70 con conclusione prevista per il 20 marzo. Per altri 24 cantieri, sempre su strade provinciali e comunali nell’area di riferimento del tratto chilometrico in questione, si stanno ridefinendo le date perché i lavori si stanno prolungando. Quindi, si tratterà di uno slittamento dei vari interventi rispetto ai tempi inizialmente previsti. Risultano sospese invece, sempre secondo i dati sul sito dell’Anas, le indagini geologiche e geognostiche al km. 1+400 al 21,96% della provinciale 234.