FERMO Dopo sette campionati finisce mestamente il viaggio della Fermana in Serie C. Nottata infernale con il Pescara, che si è imposto per 3-1. Si sapeva sarebbe stato difficilissimo – bisognava vincere e sperare in buone novelle o da Ancona o da Chiavari, che alla fine poi… - ma crollare a priori in questo modo, di fronte ad un pubblico che aveva dimostrato di crederci, è stato umiliante.
La cronaca
Mosconi scioglie il ballottaggio Spedalieri-Petrungaro a favore dell’esterno. Recupera Malaccari che prende il posto dello squalificato Scorza. C’è più agonismo che spettacolo. All’11’, proprio quando ha appena segnato l’Entella sulla Recanatese, la triangolazione Carosso-Misuraca-Petrungaro porta quest’ultimo al primo sfondamento ma sul più bello Dagasso è provvidenziale. Al 15’ da una rimessa ben lavorata da Sorrentino è Giandonato a rimorchio a bombardare verso Plizzari: pallone alto. Il Pescara entra in partita con due fulminee ripartenze che portano Merola e Cuppone - bravo Borghetto - vicino al vantaggio. Milani spinge come un forsennato e al 20’ Accornero con la fronte accarezza ancora il punto dell’1-0.
La bagarre
Al duplice fischio continua la bagarre tra le panchine. All’intervallo la Fermana è già in D. Nella ripresa squadra squagliata, Milani fa subito tris, Carosso viene espulso e Tunjov sfonda il palo sulla punizione. Il tiro dal limite di Giandonato che ha fissato il punteggio sul 3-1 al pochi minuti dalla fine è valso solo per i tabellini.