Ultimo, il nuovo disco "Altrove" fa infuriare Morgan: «È una mia canzone»

La lettera è firmata dall'ex giudice di X Factor che ha scoccato diverse frecciatine ai danni del giovane artista romano

Morgan attacca Ultimo
Morgan attacca Ultimo
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Mercoledì 17 Aprile 2024, 21:15

Negli ultimi giorni aveva preannunciato novità e ora il momento è arrivato. È tornato a sopresa Ultimo, il cantautore romano, che ha presentato “Altrove”, l'album di inediti in uscita venerdì 17 maggio sotto l'etichetta indipendente Ultimo Records. Insieme allo stupore di migliaia di fan, l'annuncio del disco si è portato appresso anche qualche polemica.

Ad attaccare l'artista di San Basilio è stato Morgan, attraverso una lettera in cui ha ricordato che “Altrove” è il titolo di un suo brano. Insomma, o lo cita oppure si tratta di appropriazione indebita, secondo il fondatore dei Bluvertigo.

Sottrazione indebita?

«Caro Ultimo, devo essere sincero - scrive Morgan - conosco superficialmente il tuo lavoro, ma ho sentito sempre parlare di te con ammirazione; quindi, mi rivolgo a te come si parla a un grande artista. Mi è sembrato un po’ strano che tu abbia intitolato l’album “Altrove”, non per altro, ma perché una citazione riporta la fonte, altrimenti è una sottrazione indebita di paternità di un’opera», attacca l'ex giudice di X-Factor. «Se il tuo titolo è un omaggio alla mia canzone credo che la cosa andrebbe comunicata. Se, invece, non lo è e magari può anche darsi tu non la conosca, te lo sto facendo sapere, ma penso che qualcuno probabilmente te lo abbia già fatto notare».

La lettera è apparsa su Mow (mowmag.com) firmata dallo stesso Morgan, che continua: «Il punto non è una questione di diritti ma di idee. Ok, la mia è una canzone e il tuo è il titolo di un album, ma immaginiamo che io faccia un album che si chiama “Il cielo in una stanza” o “Albachiara”, tu cosa penseresti?», chiede il compositore.

Tre sono le possibiltà, afferma: «Primo: che io ho fatto la cover o un tributo a Gino Paoli o a Vasco Rossi. Secondo: che io non conosca quei pezzi, e pensi di avere avuto un’idea strepitosa perché effettivamente sono dei gran bei titoli. Ma c’è un piccolo dettaglio: non sono miei. Quindi se sono un vero artista la cosa mi imbarazza e cambio il titolo del mio album.

Terzo: che sono veramente a corto di idee e uso quelle altrui, cosa che non si addice a un artista rispettabile, o quantomeno a un artista originale».

L'attacco di Morgan

«Il mio pensiero - continua Morgan nella lettera a Ultimo - è che, al di là di tutto, è desolante che non si abbia lo slancio di inventare e di sperimentare, che ci si accontenti di una minestra riscaldata quando invece si potrebbero cucinare delle superbe pietanze fresche. È compito di ogni artista che vuole essere chiamato tale - rimarca - il proporre degli oggetti che siano il frutto di un impegno inventivo, di una ricerca, di una modernità di linguaggi e forme».

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Oltre ad attaccare, a suo dire, la poca inventiva dell'artista romano, Morgan non risparmia commenti nemmeno sulla decisione di chiamare un disco con quel nome, considerato anacronistico. «Non è trascurabile - dice - dal mio punto di vista, questa tua scelta che, se proprio devo dirti la verità, nemmeno io all’epoca ho preso in considerazione quando ho scelto il nome dell’album che contiene "Altrove". Era talmente più interessante "Canzoni dell’appartamento" che il paragone non reggeva, mi sembrava un titolo banale per l’album, buono per un pezzo, ma non per un album, ed era il 2002, figuriamoci oggi…Io cercherei di avere più fiducia nelle tue risorse, e se credi un po’ in te, vedrai che non avrai più bisogno di fare appropriazioni indebite», conclude Morgan «con stima» e augurando «il meglio» al giovane cantautore.

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