Il ricalcolo
Alla fine del 2023 è stato effettuato un ricalcolo delle ritenute fiscali applicate nel corso dell’anno precedente, considerando l’ammontare totale delle prestazioni pensionistiche erogate dall’Inps: includono l’Irpef e le addizionali regionali e comunali. Nel caso in cui le ritenute fiscali mensili applicate alle pensioni durante l'anno scorso fossero state inferiori all’importo dovuto per l’intero anno, l’Inps ha recuperato le differenze trattenendo le somme dovute dalle pensioni di gennaio e febbraio 2024.
Se l’importo trattenuto dalle pensioni di gennaio e febbraio 2024 non è bastato per "coprire" il debito, l’Inps ha continuato a trattenere le somme dovute dalle pensioni successive fino a quando questo debito non è stato saldato in toto.
Le trattenute
La rateazione viene estesa fino al mese di novembre solo per i pensionati il cui importo annuo totale dei trattamenti pensionistici sia fino a 18mila euro. Per questi soggetti, se il ricalcolo delle ritenute erariali ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione è estesa fino a novembre.