Terme di Carignano, la proprietà sul Piano regolatore: «Si ripristini la zonizzazione»

Terme di Carignano, la proprietà sul Piano regolatore: «Si ripristini la zonizzazione»
Terme di Carignano, la proprietà sul Piano regolatore: «Si ripristini la zonizzazione»
di Massimo Foghetti
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Mercoledì 27 Marzo 2024, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 13:42

FANO A rompere il silenzio sul progetto delle terme di Carignano è apparsa una osservazione al nuovo piano regolatore generale che, dopo l’approvazione in consiglio comunale sta proseguendo il suo iter burocratico fino all’adozione finale, sempre se questa verrà realizzata dalla giunta che governerà il Comune di Fano.

Difficoltà coi comproprietari

L’osservazione presentata dalla società Gestioni Spedalità Private Gsp srl richiede che sia ripristinata la zonizzazione del vecchio Piano regolatore, in base alla quale è stato redatto il progetto delle nuove terme presentato alla città alla fine del 2022.

Il vecchio Prg infatti individuava l’area delle terme con un perimetro, all’interno del quale erano ben individuate le aree in cui era consentita l’attività edilizia concentrate soprattutto nella zona della vecchia cittadella di Cervellati e quelle che dovevano essere lasciate a verde e quindi, come quelle situate in prossimità del Bevano, considerate inedificabili.

Ed era stato in base a questa zonizzazione che la società aveva acquistato all’asta i terreni che le sarebbero serviti per realizzare le terme. Il nuovo Piano regolatore invece ha cancellato tali destinazioni d’uso, lasciando indistinte le aree che si trovano dentro il comparto. Questo può avere provocato alcune difficoltà nei contatti avuti con gli altri comproprietari del comparto; difficoltà che sarebbero all’origine del prolungamento dei tempi decisionali ed operativi della società.

Ad insistere perché la società chiarisca i suoi intenti e dimostri una maggiore trasparenza è Stefano Pollegioni segretario dell’Udc fanese, il quale stimolando l’avvocato Natali ad avere un contatto diretto con la cittadinanza aveva, insieme al presidente del consiglio regionale Dino Latini, lanciato un appello affinché la società chiarisse le sue intenzioni. «Sarebbe un buon segno – ha detto - avere, di tutto questo, lumi dalla stessa società anche se il silenzio ad oggi potrebbe essere una scelta del momento, in attesa dell’esito delle elezioni di giugno nella terza città delle Marche. Immagino che la società interessata al progetto termale terrà conto che dovrà dialogare con l’amministrazione comunale che verrà». In realtà per quanto chiarito dall’assessore all’urbanistica Cristian Fanesi, l’osservazione tratta più una questione formale che sostanziale, dato che il nuovo Prg lascia ampio spazio, al progetto delle terme così come è stato esposto, non avendo modificato nulla.

«Cambia solo la grafica»

«Dal punto di vista urbanistico – ha evidenziato Fanesi – non esiste alcuna variazione se non nell’aspetto grafico. La richiesta, pur accolta, non apporterà alcuna modifica al nuovo Prg. L’area delle terme è stata completamente stralciata dal nuovo strumento urbanistico in modo che conservi le vecchie previsioni. Ritengo piuttosto che l’osservazione costituisca un segnale inviato dalla società per far capire come, nonostante il suo silenzio, sia ancora attiva. Mi auguro che questo costituisca una prova della volontà del gruppo Romani di procedere verso una fase esecutiva. Sarebbe assai penalizzante per la città se anche questo tentativo fallisse e le terre delle terme fossero messe di nuovo in vendita».

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