Colli al Metauro, maxi inchiesta sul latte adulterato: al setaccio i cellulari sequestrati

Colli al Metauro, maxi inchiesta sul latte adulterato: al setaccio i cellulari sequestrati
Colli al Metauro, maxi inchiesta sul latte adulterato: al setaccio i cellulari sequestrati
di Luigi Benelli
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Martedì 30 Aprile 2024, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 11:39

COLLI AL METAURO - Inchiesta sul latte adulterato, questa mattina verrà conferito l’incarico al perito per estrapolare i dati dai telefoni acquisiti. Nei giorni scorsi i Nas hanno sequestrato circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di prodotti lattiero caseari, oltre che circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti (soda caustica), per un valore complessivo pari a poco meno di 800mila euro. I controlli sono avvenuti allo stabilimento di Fattorie Marchigiane (controllata dal gruppo Cooperlat) a Colli al Metauro, a un deposito di prodotti caseari nel trevigiano e a un’azienda agricola nella Valmarecchia.

L’obiettivo

Le indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Pesaro mirano ad accertare l’utilizzo di sostanze sofisticanti e adulteranti nel circuito produttivo di prodotti lattiero caseari di grande distribuzione utilizzando soda caustica e acqua ossigenata per fermare il processo di acidificazione.

Le indagini sono a carico di 9 persone e 3 società. Oggi davanti al Gip l’affidamento dell’incarico al consulente della procura per effettuare la copia dei dati contenuti nei cellulari sequestrati agli indagati. L’obiettivo è capire se all’interno ci possano essere tracce utili all’indagine circa eventuali utilizzi e modalità dei sofisticanti. Un passaggio necessario, mentre ancora non risultano ancora fissati gli interrogatori di garanzia. I reati contestati a vario titolo sono il 515, 516, 440 e 444 del codice penale ovvero frode in commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine, adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive. Agli indagati sono stati sequestrati pc, cellulari, agende e tutti i documenti relativi alla produzione e ai controlli. Ricordiamo che Cooperlat Tre Valli ha fatto sapere che «i controlli dei prodotti immessi sul mercato non hanno evidenziato alcuna anomalia». E che gli ispettori «hanno potuto constatare il perfetto stato degli ambienti sotto il profilo igienico-sanitario e l’altrettanta perfetta conservazione ed integrità dei prodotti ivi rinvenuti».

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