ANCONA L’emergenza in corsia. Solo nel 2023 nelle Marche sono state denunciate 90 aggressioni ai danni di operatori sanitari. A lanciare l’allarme è la capogruppo del Movimento 5 Stelle Marta Ruggeri, che ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere alla giunta come intenda contrastare un fenomeno in preoccupante crescita.
Il monito
«Devono chiarire in che modo intendano attuare l’Osservatorio regionale per la rilevazione e la segnalazione di episodi di violenza a danno delle professioni sanitarie e socio sanitarie, previsto nel Piano socio-sanitario 2023-2025», puntualizza. Dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie (Onseps) pubblicato il 12 marzo scorso, è emerso come nel 2023 i casi di aggressione agli operatori nei pronto soccorso e in corsia siano stati circa 16mila in Italia. Di questi, 90 sono stati denunciati nella nostra regione. Il 37% delle aggressioni sono avvenute in ospedali, case di cura e studi medici, il 33% nei servizi di assistenza sociale residenziale quali case di riposo, strutture di assistenza infermieristica e centri di accoglienza; mentre il 30% nell’assistenza sociale non residenziale.
Le richieste
Spicca inoltre un altro elemento: ad essere aggredite sono soprattutto le donne, pari a oltre il 70% degli infortunati. «Tra le cause di questi episodi c’è sicuramente l’impoverimento del sistema sanitario pubblico, determinato soprattutto dalla carenza del personale - sostiene Ruggeri - La soluzione però non può essere solamente inserire dei posti di polizia negli ospedali come era stato già indicato da questa giunta regionale».