MACERATA «Il ripensamento del Governo ci permette di tirare un sospiro di sollievo. Ma ora abbiamo bisogno di certezze». È il commento di Ndricim Popa del settore costruzioni di Cna Macerata che ieri mattina, prima ancora dell’evoluzione annunciata in serata aveva commentato: «Roba da pazzi. Parliamo dell’unica misura che permetteva l’efficientamento energetico e allo stesso tempo aiutava la ricostruzione. Ed è stata stoppata». Ma anche ora che è arrivato il dietrofront sul cratere, Popa, come gli altri titolari di imprese edili, chiede certezze: «Fino a oggi pomeriggio (ieri, ndr) eravamo perplessi. Ora tiriamo un sospiro di sollievo, ma rimane sempre il dubbio . Dobbiamo fare i nuovi contratti e ci domandiamo: il governo cambierà di nuovo idea? Non ci si può alzare una mattina e tagliare tutto. Noi abbiamo bisogno di programmazione».
I contratti
Popa entra nel merito della questione dello sconto in fattura e cessione del credito che - in un primo momento, secondo la bozza iniziale del decreto, sembrava annullato -. «Ti si propone un contratto di tre milioni, su questi ci sono 1,2 milioni di crediti. Cifra che è ben più alta di quello che sarebbe l'utile dell'impresa. Significa che lavori nel tempo e non riesci a cedere il credito. Ma l'azienda deve vivere nel frattempo, non può aspettare anni. Si può tenere in pancia 100mila euro di credito, ma non milioni».
La richiesta
Ecco allora che vengono chieste certezze: «Abbiamo bisogno di certezze, di leggi vere.