MACERATA Confapi Ancona, Assortopedia e Fioto all’attacco della Ast di Macerata per la gara per la fornitura di protesi ortopediche. Le associazioni denunciano conseguenze «per i cittadini della provincia e ricadute occupazionali per otto aziende ortoprotesiche marchigiane a seguito di una gara pubblica dell’Ast». La replica del Dg Ast Marco Ricci: «La gara risponde alle esigenze di trasparenza che impone la normativa, nella fattispecie permette un contenimento dei costi mantenendo alti gli standard di qualità».
La posizione di alcune associazioni di categoria: «Un grave disservizio per le persone che necessitano di protesi, ortesi e ausili per disabili e pesanti ricadute su otto aziende ortoprotesiche marchigiane che si trovano costrette a ridimensionare il proprio organico o persino chiudere l’attività per una procedura di gara a evidenza pubblica indetta dall’Ast», è quanto sostengono Confapi Ancona, Assortopedia e Fioto (Federazione italiana degli operatori in tecniche ortopediche).
C’è anche chi contesta il ricorso alla gara: «Una indagine di Confindustria - dice Natascia Properzi (Fioto Marche) - ha messo in evidenza l’inadeguatezza dello strumento di gara quale modalità di erogazione di ausili protesici, soprattutto in termini di tempi di attesa della fornitura, di carenza di preventiva valutazione clinica del contesto abitativo, lavorativo o scolastico dell’assistito e spesso di integrazione tariffaria a carico dell’utente quando la scelta finale ricade su un ausilio più performante rispetto a quello messo a gara».
La posizione
Mario Neri, presidente Sanità di Confapi: «Otto aziende ortoprotesiche del nostro territorio, infatti, si trovano ora nella condizione di dover licenziare almeno metà del proprio personale».