Alla scoperta della Bosnia Erzegovina: storia, bellezza, splendide cascate e la perla Mostar con il suo ponte

Da Sarajevo si va verso Ljubuski e poi Mostar

Alla scoperta della Bosnia Erzegovina
Alla scoperta della Bosnia Erzegovina
di Saverio Spadavecchia
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Aprile 2024, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 11:40

Una terra da sempre al centro della storia, nel cuore dell’Europa, ma spesso ai margini. Bosnia Erzegovina è una meta ai più ignota che nasconde nel suo cuore una bellezza sorprendente. Sarajevo è stata al centro della storia, da “miccia” per una guerra mondiale a teatro di scontro e di assedio dopo la disgregazione della Jugoslavia. Una città che nonostante le ferite è stata in grado di rialzarsi, di ritrovare forza e voglia di guardare al futuro. Sarajevo è tutto questo, oggi, ma è anche storia perché tra le sue strade si può ancora percepire il suono di un passato che ha lasciato tracce. 

La capitale

La città ha però conservato un fascino unico, moschee e chiese da visitare. Non si possono dimenticare i musei come il “Museo Sarajevo 1878-1918” che racconta il periodo austro-ungarico fino alla fine del primo conflitto mondiale. C’è poi il museo di arte contemporanea “Ars Aevi” e poi la Casa di Svrzo, che permetterà ai visitatori di ritornare indietro al XVIII secolo. Di più stringente attualità il museo dell’infanzia di guerra, museo storico aperto nel 2017 a Sarajevo per presentare le esperienze dei bambini che sono cresciuti durante la guerra in Bosnia. La collezione del museo comprende tutti i tipi di memorie tangibili della guerra che i bambini hanno conservato. Una curiosità: la band heavy metal americana Savatage ha dedicato al dramma di Sarajevo e della guerra in Bosnia un album, uscito nel 1995 e intitolato “Dead Winter Dead”.

Le cascate

Tappa successiva le cascate di Kravice.

Le cascate sono formate dalla caduta del fiume Trebizat da un gradino di tufo calcareo, in una zona caratterizzata da carsismo. Lungo il corso dello stesso fiume, 16 km più a monte, sorgono le cascate Kocusa. Le cascate sono localizzate nella Erzegovina sud-occidentale, a 10 km a sud del comune di Ljubuski e 40 km da Mostar e sono una meta rinomata del turismo locale soprattutto per la possibilità di nuotare nel lago alla base delle cascate e per ristorare attorno ad esso. Il periodo più indicato per visitare il sito è la primavera.

Lo Stari Most

Passo successivo Mostar, famosa per il suo ponte, lo Stari Most. Il ponte, incluso nell'elenco dei patrimoni dell’umanità, è stato ricostruito sotto l’egida dell’Unesco. Le sue 1.088 pietre sono state lavorate e montate secondo le tecniche medievali. Il lavoro di ricostruzione è costato circa 12 milioni di euro e l’Italia è stata la nazione che ha contribuito maggiormente donando oltre 3 milioni. Lo Stari Most è stato riaperto il 22 luglio 2004 e celebrato come simbolo di riconciliazione fra le comunità cristiane e musulmane. A tavola la Bosnia Erzegovina abbraccia gusti dolci e salati. Se tra i salati possiamo trovare minestre, secondi e formaggi, tra i dolci c’è ancor di più l’imbarazzo della scelta. Si può partire dal baklava (pasta sfoglia con un ripieno di noci, inzuppato in sciroppo) per poi assaggiare halva, kadaif o la versione locale dello strudel.

© RIPRODUZIONE RISERVATA