Petritoli, un futuro green per la Valdaso: incontro con i docenti della Politecnica

Valle dell'Aso, verso una strategia territoriale condivisa. Se n'è parlato ieri a Petritoli, durante l'incontro che il Centro Studi Carducci ha organizzato per stimolare il confronto su tematiche territoriali che porti ad un progetto organico e...
Valle dell'Aso, verso una strategia territoriale condivisa. Se n'è parlato ieri a Petritoli, durante l'incontro che il Centro Studi Carducci ha organizzato per stimolare il confronto su tematiche territoriali che porti ad un progetto organico e...
di Serena Murri
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Lunedì 29 Aprile 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 12:48

PETRITOLI Strategia condivisa per la Valdaso. Se n'è parlato ieri a Petritoli, durante l'incontro che il Centro Studi Carducci ha organizzato. A introdurre i relatori, Barbara Toce, che in qualità di presidente del Centro ha aperto il primo incontro ufficiale. «Abbiamo scelto la Valdaso - ha detto - perché la riteniamo estremamente importante. Si stanno attuando importanti attività dal punto di vista progettuale che cercano di farla uscire dalla sua chiusura, facendola guardare all'Europa. L'intento è quello di iniziare un percorso di condivisione per far crescere la consapevolezza degli attori del territorio, intesi come cittadini, agricoltori e attività connesse».

I relatori erano docenti dell'Università Politecnica .

Il saluto iniziale non poteva che essere quello del padrone di casa, il sindaco Luca Pezzani, che ha fornito spunti di riflessione interessanti, a partire dai punti di forza della Valdaso, come i passi avanti fatti nel campo del turismo da Petritoli. Ha anche messo in luce le difficoltà, come lo spopolamento crescente e le difficoltà di collegamento a livello viario, ricordando che quello che serve non sono tanto i fondi del Pnrr calati a pioggia ma progetti pensati per i piccoli Comuni. Qui entra in campo il ruolo delle Università, con le quali interfacciarsi. Come ricordato dal docente Antonello Alici che ha parlato di paesaggio e patrimonio della Valdaso: «Un esempio della ricchezza della Valdaso è il territorio che va dal mare alla montagna. Non vogliamo né autostrade né aeroporti, ma arrivare qui con i servizi pubblici. Bisogna potenziare i trasporti». Valerio Temperini, esperto di marketing territoriale ha ribadito che si lavora su «strategie da sviluppare sui territori, finalizzate ad obiettivi sostenibili. Lo spopolamento riguarda l'intera regione che ha perso 50mila residenti. Bisogna capire come attrarre nuovi residenti e come affrontare la sostenibilità ambientale e il cambiamento climatico in un territorio a vocazione agricola».

La Valdaso vanta già l'esperienza positiva del contratto di fiume e dell'accordo agroalimentare che, come testimoniato dalla sindaca Giuliana Porrà, vede Altidona come capofila. Giorgio Murri, responsabile del Dipartimento di agraria di Univm, ha spiegato che «l'accordo agroambientale tra pubblico e privato, partito nel 2016, è soprattutto la sensibilizzazione degli agricoltori. Occorre ridurre l'uso della chimica nei campi». Il bacino di riferimento è di 9mila ettari, sono 104 le imprese agricole e 19 i Comuni.

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