Si sono tenuti oggi a Padova nella Basilica di Santa Giustina i funerali di Giulia Cecchettin. Prima delle esequie, l'appello a indossare oggetti e fiocchi rossi, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Un appello accolto dai familiari di Giulia e da moltissime delle persone presenti in chiesa e fuori.
Il significato
La scelta del fiocco rosso non è casuale. Il colore rosso è infatti presente in molte campagne di contrasto e di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne. Nonostante le scarpe rosse siano il simbolo principale, negli ultimi anni ne sono stati utilizzati molti altri.
Ultimamente si è diffusa anche l'abitudine di usare un nastro o fiocco rosso appuntato al bavero di una giacca o come logo nelle campagne di comunicazioni contro la violenza, anche se in realtà il nastro rosso nasce nel 1991 come simbolo internazionale della lotta all'Aids. Declinati in vari colori, vengono chiamati "nastri della consapevolezza" per porre l'attenzione su una causa da combattere. Il rosso è stato poi protagonista di molte campagne social contro la violenza di genere. Nel 2018 l'allora vicepresidente della Camera Mara Carfagna lanciò la campagna "Non è normale che sia normale", dove la stessa ex ministra delle Pari Opportunità si faceva il segno con il rossetto rosso sul volto. Sui social, sul web, sui giornali e in televisione venne trasmesso un video in cui personaggi noti si facevano un segno rosso contro la violenza sotto l'occhio. Ancora oggi di rosso vengono illuminati i monumenti di molte città nella Giornata internazionale di eliminazione della violenza di genere del 25 novembre.