ASCOLI È morto ieri, a 92 anni, a Roma, il cardinale Sergio Sebastiani, presidente emerito della Prefettura degli affari economici della Santa Sede. Era nato a Montemonaco l’11 aprile del 1931. A 9 anni entrò nel seminario di Ascoli, poi continuò gli studi in quello di Fermo. Ordinato sacerdote il 15 luglio 1956, entrò nel servizio diplomatico della Santa Sede. Fu eletto alla Chiesa titolare di Cesarea di Mauritania, con titolo personale di arcivescovo, il 27 settembre 1976 e nominato pro-nunzio apostolico in Madagascar e Mauritius. Il 30 ottobre ricevette l’ordinazione episcopale. Nel gennaio 1985 venne nominato Nunzio apostolico in Turchia. Fu richiamato a Roma, nel novembre 1994, per organizzare il Giubileo del 2000. Tre anni dopo Papa Giovanni Paolo II lo nominò presidente della Prefettura degli affari economici della Santa Sede. Divenne cardinale il 21 febbraio 2001.
Il ricordo
Il cardinale Sebastiani, secondo di quattro fratelli, aveva 8 nipoti a cui era molto legato. Così lo ricorda uno di essi, Paolo, che vive ad Ascoli: «Era lo zio che tutti vorrebbero. Trascorreva le vacanze estive a casa nostra. La mattina celebrava la messa. Ricordo ancora la sua valigetta con tutto il necessario che si trasformava in altare.
Le esequie
Le esequie del cardinale Sebastiani saranno celebrate questo pomeriggio, alle 14.30, dal cardinale decano Giovanni Battista Re, all’altare della Cattedra della basilica Vaticana. Al termine, il Papa presiederà il rito dell’Ultima commendatio e della Valedictio. Domani mattina, alle 9, la salma partirà dalla capitale alla volta di Ascoli dove intorno alle 12 è prevista una cerimonia di ricordo all’interno della chiesa del cimitero di Porta Cappuccina. «Ci sarà un momento di preghiera - anticipa il vescovo monsignor Gianpiero Palmieri - al quale parteciperò anche io». Sua eminenza Sebastiani verrà poi sepolto nella cappellina di famiglia nel capoluogo piceno.