Ascoli, il bandito dagli occhi azzurri
è accusato di rapina in tabaccheria

La tabaccheria rapinata
La tabaccheria rapinata
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Giovedì 28 Marzo 2019, 05:55
ASCOLI - È accusato di avere rapinato la titolare di una tabaccheria e l’uomo sarebbe stato scoperto anche per i suoi occhi azzurri. Si è aperto ieri mattina davanti al collegio giudicante del tribunale di Ascoli (presidente Carlo Calvaresi, a latere Claudia Di Valerio e Barbara Pomponi) il processo a carico di Guido Castelli, ascolano di 42 anni, residente a Castel di Lama, assistito dagli avvocati Umberto Gramenzi e Sabrina Furone, ritenuto, secondo il giudice per le udienze preliminari, che emise il decreto che disponeva il rinvio a giudizio, l’autore della rapina messa a segno dallo stesso alla tabaccheria ubicata a Piazza Ventidio Basso il 29 marzo di tre anni fa. Secondo la ricostruzione dei fatti della Procura quel giorno, intorno alle 1.,40, l’uomo fece irruzione all’interno dell’esercizio commerciale. Aveva il volto travisato da un passamontagna, mentre la proprietaria stava parlando con una conoscente, mostrando una pistola priva di tappo rosso, aveva costretto la donna a consegnargli i soldi che aveva in cassa, circa 400 euro, ed altri 500 che teneva riposti in un altro cassetto. Poi si dileguò facendo perdere le proprie tracce fra le rue della zona. Sul posto intervennero gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Ascoli che raccolsero la testimonianza della proprietaria della tabaccheria che fornì una descrizione dettagliata sull’abbigliamento del rapinatore, in particolare segnalando che l’uomo aveva gli occhi azzurri. 
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