SENIGALLIA - «Un giorno mi ha tirato un pugno allo stomaco, per cui sono dovuta andare all’ospedale. Un’altra volta mi ha puntato la forchetta sul collo». Un’altra ancora «è salito sul letto e ha provato a soffocarmi». «Mi ha picchiato anche quando stavo allattando nostra figlia». Sono gli stralci delle testimonianza resa ieri in aula da una 40enne che con la sua denuncia ha portato a processo l’ex marito, un 50enne senigalliese, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.
La ricostruzione
I primi episodi di violenza sarebbero avvenuti nel 2011, ma la donna si è rivolta alle forze dell’ordine solo dieci anni dopo, venendo poi collocata con la figlia (ancora minorenne) in una struttura protetta.
Dopo un pugno ricevuto allo stomaco, la 40enne era andata con il marito, che spesso alzava il gomito, al pronto soccorso: «Ho detto che ero caduta dai pattini, andando a sbattere contro una panchina». La paura l’avrebbe indotta a non dire la verità. Ci sarebbero state anche le minacce da parte dell’imputato: «Mi diceva che mi avrebbe ucciso, che mi doveva prendere un tumore. Lui mi vedeva come un suo nemico». L’uomo, ieri assente, non ha scelto riti alternativi convinto di rigettare le accuse nel corso del dibattimento. Il 16 ottobre la prossima udienza.