Sassoferrato, la scusa di un ultimo chiarimento ma poi accoltella l'ex moglie: Patrizia Ceccolini è gravissima

Davide Sebastianelli in carcere per tentato omicidio

Sassoferrato, la scusa di un ultimo chiarimento, ma poi accoltella la ex moglie: Patrizia Ceccolini è gravissima
Sassoferrato, la scusa di un ultimo chiarimento, ma poi accoltella la ex moglie: Patrizia Ceccolini è gravissima
di Federica Serfilippi e Nicoletta Paciarotti
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Martedì 7 Maggio 2024, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 16:04

SASSOFERRATO - L’aggancio sotto casa con la scusa di un ultimo chiarimento, la lite in auto e poi le coltellate all’addome. Un colpo, poi un altro e un altro ancora. Lei, seppur ferita, è riuscita ad urlare con tutta la forza rimasta in corpo. Quelle grida sono state, probabilmente, la sua salvezza: se non ci fosse stato un passante ad interrompere l’aggressione perpetrata ieri pomeriggio, forse l’epilogo sarebbe stato un altro per la 50enne Patrizia Ceccolini.

Per la procura, è stato l’ex marito Davide Sebastianelli, coetaneo, ad accoltellarla almeno quattro volte, con così tanta forza da spezzare la lama.

L’accusa

Lui, operaio metalmeccanico, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio ed è stato portato dai carabinieri nel carcere di Montacuto.

A mettergli le manette ai polsi sono stati i carabinieri della Compagnia di Fabriano, che indagano assieme ai colleghi del Nucleo Investigativo di Ancona. Lei, disoccupata, è finita con l’eliambulanza all’ospedale di Torrette. Durante il trasporto, nonostante il sangue perso, è rimasta sempre cosciente. Ha subito un’operazione d’urgenza per tamponare l’emorragia, considerando che la lama ha raggiunto almeno un organo vitale. Resta gravissima, la prognosi è riservata. Per quanto riguarda il movente, saranno le indagini coordinate dal pm Paolo Gubinelli a fare chiarezza. Ma, stando a quanto accertato finora, sembra che l’uomo non si fosse mai rassegnato alla fine della relazione con la donna, da cui si stava separando. Tanto che ieri, quando erano circa le 13.30, avrebbe convinto l’ex moglie ad un ultimo chiarimento.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Sebastianelli ieri si è fatto trovare nel piazzale di via Bramante, dove vive l’ex moglie assieme alla figlia 19enne, non presente al momento dell’aggressione. Lui era in auto, stava aspettando che lei tornasse per pranzo. Vedendola arrivare, l’ha chiamata. «Chiariamo, sali in auto» le avrebbe detto. A bordo di una Renault Clio grigia si è scatenata la violenza. Prima il litigio verbale, poi i fendenti. La donna, in qualche modo, sarebbe riuscita a divincolarsi, urlando ed uscendo dall’auto. Un testimone ha visto l’operaio accanirsi con i calci contro la donna anche quando lei era ormai a terra, allo stremo delle forze. Un altro passante, attirato dalle grida della 50enne, è intervenuto, frapponendosi tra la coppia e spingendo via l’operaio, impedendo - di fatto - altra violenza. Sebastianelli è corso via, si è dato a una breve fuga. È durata pochissimo, perchè in zona c’era una pattuglia dei carabinieri. Portato in caserma, è stato poi trasferito in carcere. L’accusa è pesantissima: tentato omicidio aggravato dal vincolo di parentela. E non è detto che possa aggravarsi nelle prossime ore. Il pm potrebbe infatti contestare anche la premeditazione, considerando che l’operaio è partito da casa con il coltello, aspettando il rientro della donna per pranzo. Un agguato.

Le liti

Pare, stando alle voci dei vicini, che non fosse la prima volta la coppia litigasse sotto casa. C’erano già stati dei precedenti. Ma nessuno era stato così violento da far pensare a una degenerazione come quella che ieri ha scosso tutta Sassoferrato. Su di lui non risultano esserci denunce da parte dell’ex moglie. Nei prossimi giorni la convalida dell’arresto davanti al gip.

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