Osimo, è morta la professoressa
che ha insegnato l'inglese alla città

OSIMO - E’ morta, all’età di 90 anni, la professoressa Gabriella Fagotti. Osimo piange la scomparsa della pioniera dell’inglese in città, colei che ha insegnato la lingua d’Oltremanica a generazioni di studenti. Se ne è andata venerdì sera dopo una lunga malattia nell’abitazione di Palazzo Simonetti, in via Saffi, vicino piazza Nuova. E’ lì, nella nobile dimora della famiglia Simonetti, che sono cresciuti i Fagotti. Il nonno era infatti il capomeccanico dell’azienda agricola dei Simonetti e la famiglia aveva, e ha poi mantenuto, la residenza in un’ala del Palazzo bellissimo che si affaccia sulla balconata di via Saffi, poco prima dei carabinieri.

La professoressa Fagotti è stata tra le prime osimane ad essersi laureata in lingue negli anni ‘50. All’Orientale di Napoli prese infatti la laurea in lingue e letterature straniere con specializzazione in francese ed inglese. Ed è stata questa la sua materia fin da quando ha iniziato ad insegnare. Prof di inglese prima alla ragioneria del Corridoni di via Pompeiana negli anni ’60 e ’70, poi alcuni anni alla scuola media Caio Giulio Cesare e infine, dal 1975 fino alla pensione fu una dei capisaldi del liceo Campana. E’ stata lei a insegnare l’inglese a centinaia di ragazzi, non solo osimani, che frequentarono le e scuole superiori cittadine.

Appassionata d’arte e di lirica, è stata attivista per anni di Italia Nostra. «Zia teneva molto alla cultura, metteva al centro del suo lavoro le persone - ricorda uno dei nipoti, Stefano Fagotti-. Non avendo figli aveva concentrato le sue energie sull’insegnamento e la formazione dei suoi studenti e nipoti. Amava conoscere il mondo, ricordo un viaggio a Londra nel quale gli fecero i complimenti per il suo inglese». A piangerla le sorelle Maria Teresa, Adriana, Simonetta e Franca, il fratello Fabio, la cognata, i cognati, i tanti nipoti e pronipoti e la sua assistente Tania. La salma si trova nella casa del commiato Vigiani a San Biagio. Il funerale domani alle 15,30 al Duomo.