Gli appostamenti
Più volte infatti l’uomo (un 67enne jesino) si è reso responsabile della violazione della misura preventiva, piazzandosi addirittura fuori dal luogo di lavoro della donna. Se ne stava fermo lì, cercando di farsi notare a tutti i costi e sperando che, dopo essersi reso visibile, avrebbe potuto parlare con lei. Quando i colleghi, per aiutare la poverina, avevano cercato di allontanarlo ricordandogli che era sottoposto a provvedimento del Questore e quindi non poteva stazionare fuori dal luogo di lavoro cercando di farsi vedere, erano stati aggrediti verbalmente.
Le segnalazioni
Ed ecco quindi che sono scattate le segnalazioni (numerose) al Commissariato di Jesi – diretto dal vice questore Paolo Arena – tanto da portare all’arresto del 67enne jesino. Nella serata di lunedì personale di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Jesi ha dato esecuzione dell’ordinanza di aggravamento della misura cautelare. A seguito delle segnalazioni del Commissariato, il Gip del Tribunale di Ancona ha infatti disposto gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. Pertanto, il 67enne è stato sottoposto alla reclusione in casa e condotto presso la sua abitazione a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il provvedimento eseguito costituisce misura cautelare: dunque l’uomo non potrà allontanarsi dalla propria abitazione, né avvicinarsi alla donna e comunicare con lei in alcun modo. Ogni suo eventuale spostamento sarebbe monitorato dal braccialetto elettronico, che rilevando la violazione porterebbe a un altro arresto per evasione e violazione della misura. E stavolta per lo jesino potrebbero aprirsi le porte del carcere.