«Sisma? Sì, ma con il sorriso». Alexandra Filotei ha trasformato la terribile esperienza in un racconto ironico

È rimasta sepolta per nove ore sotto le macerie ad Arquata, nella tragedia ha perso i genitori. Lo spettacolo domenica ad Ascoli

Alexandra Filotei
Alexandra Filotei
di Filippo Ferretti
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Giovedì 25 Aprile 2024, 02:00

Quando una tragedia diventa occasione per liberarsi, per trasformarsi in ironia, leggerezza, gratitudine. Uno sguardo per il futuro. È ciò che Alexandra Filotei, attrice e regista romana, passata al cabaret dopo anni di militanza nel mondo del teatro, porterà in scena domenica 28 aprile, alle 17.30, al Ventidio Basso di Ascoli. L’occasione è offerta dall’allestimento dello spettacolo, “Nove ore sotto casa”, in cui racconta se stessa attraverso il dialogo con il pubblico, incentrando il tema del suo nuovo one woman show sul momento della vita che l’ha portata a non dimenticare mai più il territorio marchigiano, dove sino all’agosto del 2016 aveva la casa delle vacanze, a Pescara del Tronto. 

La notte terribile

In quella location, nella terribile notte del 24 agosto 2016, lei e la sua famiglia, dopo le terribili scosse che hanno devastato il Centro Italia, sono rimaste sepolte sotto le macerie. Dopo essere sopravvissuta al crollo e ad un’attesa di 9 ore, nei mesi successivi al dramma, tra cure e riabilitazioni, l’artista ha pensato di portare la testimonianza di questo miracolo sotto i riflettori. Ma con un piglio sorprendentemente divertente. «Perché le cose io le so raccontare solo a modo mio e nel farlo faccio ridere. E così ho voluto fare, anche perché la parte drammatica del terremoto la conosciamo tutti». Ieri mattina, Alexandra Filotei ha presentato la data dello spettacolo alla stampa, con un incontro voluto dal senatore Guido Castelli «colui che nel settembre scorso mi ha chiamato dopo aver visto il video in tv, a Italian’s Got Talente al quale ho confessato il desiderio di portarlo in scena ad Ascoli, nel territorio in cui è cambiata la mia vita» ha detto l’artista, nel cui iter professionale figura tanto teatro ma anche partecipazioni a fiction di successo come “La squadra” e “Boris”. «Ho scritto questo lavoro in modo pratico, spiegando come io sia riuscita a trovare coraggio: soprattutto l’ho fatto per restituire la forza a chi mi ha soccorso e che mi ha permesso di non morire» ha spiegato Alexandra Filotei, sottolineando che la parte finale dello spettacolo è dedicata ai bambini vittime del sisma.

La forza

«Voglio far capire agli altri che è possibile rinascere: vorrei che chi verrà a vedermi possa convincersi a tirare fuori tutta la forza che abbiamo dentro, anche nelle piccole cose della vita di tutti i giorni e non solo quando arriva il dramma» ha evidenziato l’artista durante il collegamento avvenuto nel corso della conferenza tenutasi ieri a Roma alla presenza del Commissario alla Ricostruzione Guido Castelli, a cui erano presenti anche il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti e i primi cittadini di Amatrice Giorgio Cortellesi, di Arquata del Tronto Michele Franchi e di Accumoli Franca D’Angeli. «Lo spettacolo non è venuto in mente a me ma a coloro che venivano a trovarmi in ospedale dove sono stata ricoverata e successivamente a casa, durante la lunga degenza» ha aggiunto l’attrice e regista, che nella tragedia ha perso sua madre Ada e suo padre Marino, sepolti come lei e vicini alla sua persona nell’attesa dei soccorritori. «Ci sono poi voluti oltre due anni: un mese per riprendere a respirare da sola, otto mesi per fare il primo passo.

Ma non mi sento un’eroina, il mio è soprattutto un messaggio di speranza».

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