PESARO - Dare voce alle sculture di Pesaro, rendere possibile una interazione a 360 gradi con le molteplici arti performative: è questo il senso della prima tappa di un progetto che vede insieme la WunderKammer Orchestra, l’Archivio Loreno Sguanci e Azobé Onlus.
Alla base del progetto c’è il coinvolgimento di svariate contaminazioni artistiche per ravvivare il vivace dibattito culturale: oggi alle 17,30, in piazza Toschi Mosca, dove, nel febbraio 2018, ha preso dimora la “Scultura della Memoria” di Giuliano Vangi, davanti ai Musei Civici, avrà luogo un evento performativo che prende il nome del progetto, “Lo spazio in ascolto.
La voce della scultura”, che sarà replicato alle 18,30. Il progetto pone l’attenzione sulle opere d’arte en plein air che arricchiscono la geografia culturale della città di Pesaro e propone una performance in cui musica, danza e scultura entrano in simbiotica interazione attraverso un’installazione interattiva. «Nel caso della scultura di Vangi abbiamo pensato ad una interazione con la dimensione sonora dello spazio che la accoglie, i suoni della piazza uniti a quelli della musica che si fondono con la danza», spiega Luca Sguanci. La performance si compone di musica elettronica registrata, trio d’archi e danzatrice dal vivo, quattro composizioni originali il cui progetto artistico è firmato da Alessandro Petrolati.
La “Scultura della Memoria” di Giuliano Vangi sarà sonorizzata da “Scultura 21”, il brano (riprodotto) scritto da Petrolati, mentre all’interno del gruppo scultoreo agiranno la danzatrice e coreografa Erika Rombaldoni e il trio d’archi formato da Caterina Bartoletti violino, Maria Taglioni viola e Paolo Corrado violoncello, che eseguirà musiche di Claudio Rastelli, Anthony Di Furia e Alessandro Petrolati. «Sempre di più il comparto dell’industria si lega alla cultura, come nel caso di Sistemi Klein - prosegue Sguanci - che ha partecipato alla sistemazione del parco sculture a Pesaro anche per la collocazione della scultura di mio padre, “L’angolo del poeta” a Baia Flaminia.