PESARO Via libera alla riqualificazione di Palazzo Mazzolari Mosca, ma non solo. Accanto al via libera per dare corso al cantiere di trasformazione e ristrutturazione di palazzo di via Rossini trova risposte anche l’esigenza di ampliamento dei Musei Civici. E’ quanto deciso nell’ultima Conferenza comunale di Servizi che ha fissato le prossime tappe, aggiornando il cronoprogramma dei lavori per entrambi i contenitori storici. Ora il Comune deve correre e liberare l’ultimo “pezzo” del complesso architettonico, conosciuto come ex falegnameria, compreso fra il Palazzo e la sede dei Musei Civici, per non perdere i fondi Pnrr ottenuti. Si dice comunque fiducioso l’assessore alla Bellezza Daniele Vimini. «Un altro cantiere nel cuore del centro, che potrebbe partire entro fine aprile o primi giorni di maggio».
Le risorse
Parliamo di fondi per 8 milioni 630 mila euro e un appalto che si aggiudicato il raggruppamento temporaneo di imprese capitanato da Lancia Costruzioni come società mandataria e altre imprese e professionisti. Passati finora con l’ok delle conferenze di servizi precedenti, tutti gli altri interventi di recupero delle parti affrescate, di messa in sicurezza della copertura e per portare il futuro museo dedicato al Maestro Giuliano Vangi al piano terra del palazzo mentre restava fuori dal progetto il restauro della cosiddetta ex falegnameria. Così una trasformazione radicale rispetto ad oggi interesserà quella parte di edificio in disuso di collegamento fra il Palazzo e i Musei. All’interno del magazzino ci sono dipinti e altre opere artistiche, pittoriche e documentarie, che finora sono rimaste al buio e coperte dalla polvere e dall’usura del tempo, seppure sottoposte alla tutela speciale del Codice dei Beni Culturali. Opere tutte pronte a traslocare con parere favorevole della Soprintendenza ai Beni Architettonici ma con alcune prescrizioni. Il Comune è però chiamato a correre e liberare quello spazio per avviare con urgenza i lavori.
La corsa
Servono 1200 metri quadri di spazi aggiuntivi e a stretto giro, dove sistemare quei beni culturali di rilievo, protetti e da tutelare, nell’attesa che il cantiere sia completato entro il 2026.
Sorveglianza archeologica
Spostare le opere sì ma sotto la supervisione di un archeologo e con un censimento dei beni artistici, documentali e culturali di proprietà statale. E’ quello che chiede al Comune la Soprintendenza. Il cantiere del Mazzolari per questo sarà a step, e si partirà con i lavori proprio dalla ex falegnameria, spostando temporaneamente i beni culturali nelle aree del palazzo. Già definito invece lo spazio che sarà assegnato al Maestro Vangi al piano terra. «Ci siamo confrontati con assessore e tecnici del servizio Cultura a fine gennaio scorso – riferisce la famiglia Vangi – non sappiamo ancora la data di inizio del cantiere ma il Comune ha dato la sua parola, e noi ci siamo. Il museo dedicato alla vita e opere di Giuliano Vangi si farà, e all’interno si potrà vedere un excursus fra sculture, bozzetti e disegni realizzati nel corso della vita del Maestro, così tanto legato a Pesaro».