PESARO - Siamo ormai abituati ad associare i vaccini al Covid, ma pre pandemia ci sono state accese battaglie sempre per le vaccinazioni, ma quelle obbligatorie in età pediatrica, ed è proprio in quel periodo che il virologo Roberto Burioni, ha iniziato a essere conosciuto e a imporsi a livello mediatico e ancora prima social.
E risale proprio al periodo pre pandemia, esattamente al 2017, cinque anni fa, il caso che vede contrapposto Burioni a Stefano Scoglio, al tempo direttore del Centro di Ricerche Nutriterapiche di Urbino.
Ebbene Scoglio è ora finito a processo davanti ai giudici del tribunale di Rimini per diffamazione. Nel 2017, in seguito alla morte di una bimba di sei mesi che era stata vaccinata, aveva attaccato il virologo Burioni via social («Per Burioni che parla dall’alto dei suoi conflitti d’interesse sui vaccini queste cose sono mere coincidenze»). Burioni a quel punto l’aveva querelato e l’altro giorno, dopo che Scoglio ha rinunciato al decreto penale di condanna decidendo di affrontare il processo, si è aperto il procedimento a Rimini.