Pesaro, infermiera aggredita al pronto soccorso. L'Ast: «Episodi frequenti e da condannare». Le reazioni della politica

Il pronto soccorso di Pesaro
Il pronto soccorso di Pesaro
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Lunedì 22 Aprile 2024, 18:10

PESARO - «Siamo vicini all’infermiera del pronto soccorso aggredita la scorsa notte e a tutto il personale che opera nel sistema sanitario. Episodi di questo genere sono sempre più frequenti nelle strutture sanitarie, accessibili al pubblico ventiquattr’ore su ventiquattro e per questo meritano una dura condanna. Il personale sanitario dedica la propria vita a garantire cure e assistenza a chiunque ne abbia bisogno e non dovrebbe mai essere oggetto di violenza ». Lo afferma in una nota il direttore generale Ast PU Nadia Storti che aggiunge: «continueremo a promuovere e mettere in campo ogni strumento possibile per creare un ambiente di rispetto e sicurezza per tutti coloro che lavorano nel sistema sanitario».

«Priorità ridurre il rischio per gli operatori»

«Ai fini della sicurezza degli operatori, in particolare nel presidio San Salvatore – aggiunge Storti - sono già operativi tutti gli strumenti che la legge, ad oggi, consente di avviare. Infatti nel corso degli anni, misure preventive e azioni mirate, al fine di contrastare l’insorgenza di questi fenomeni, sono state messe in campo, perché la priorità resta quella di ridurre il rischio per gli operatori e permettere loro di operare in un ambiente di lavoro sicuro».

«Telecamere e guardia armata 24 ore su 24»

In particolare al San Salvatore – conclude - sono state installate telecamere negli ambienti e nei luoghi consentiti dalla norma sulla privacy, il pronto soccorso è dotato di una guardia armata ventiquattr’ore su ventiquattro, attiva sette giorni su sette e ed è stato collocato un pulsante per poter attivare le forze dell’ordine quando il personale necessita di aiuto. Inoltre, l’Azienda è dotata di un capillare sistema di videosorveglianza installato nelle aree maggiormente esposte a concrete situazioni di pericolo o per le quali occorre un’effettiva esigenza di deterrenza».

La solidarietà di Biancani


«Esprimo la mia piena solidarietà a tutto il personale sanitario - spiega Biancani - in particolare alla infermiera aggredita, che, oltre a lavorare in condizioni difficili a causa della carenza del personale che spesso li costringe a turni massacranti e a tensioni continue, sono sempre più spesso costretti a subire delle vere e proprie aggressioni fisiche e verbali. Voglio nuovamente ringraziarli per la dedizione e per la professionalità che ogni giorno mettono nel garantire la nostra salute, la nostra vita e quella dei nostri cari».

Ruggeri: «Da Saltamartini mai risposte soddisfacenti»

«Abbiamo appreso dell’ennesima aggressione avvenuta al pronto soccorso di Pesaro nella notte tra sabato e domenica, quando una donna in attesa della visita ha scaraventato a terra l’infermiera di turno prendendola a calci e tirandole i capelli - racconta Marta Ruggeri, coordinatrice provinciale del M5S -  Solo l’intervento tempestivo di un agente della vigilanza ha evitato che succedesse il peggio. Esprimo la mia piena solidarietà all’infermiera aggredita e a tutto il personale sanitario e socio-sanitario già fortemente stressato dalla carenza del personale, sempre più spesso bersaglio di aggressioni fisiche e verbali nonostante non abbiano alcuna responsabilità diretta. Sono però consapevole che esprimere solidarietà non è sufficiente, servono interventi di prevenzione. A questo proposito nelle scorse settimane in Consiglio regionale si è discussa la mia interrogazione sulle aggressioni al personale sanitario e socio-sanitario avvenute nel 2023 nella nostra Regione. In particolare avevo chiesto in che modo il Presidente e l’Assessore competente intendano attuare l’Osservatorio regionale per la rilevazione e la segnalazione di episodi di violenza a danno degli esercenti le professioni sanitarie e socio sanitarie, previsto nel Piano Socio Sanitario 2023-2025.
L’Assessore Saltamartini è intervenuto senza darmi una risposta soddisfacente come succede fin troppo spesso. È risaputo che tra le cause di questi episodi c’è sicuramente l’impoverimento del sistema sanitario pubblico, determinato soprattutto dalla carenza del personale e che la soluzione non può essere solamente inserire dei posti di polizia negli ospedali come era stato già indicato da questa giunta, ma avvenuto solo in due ospedali delle Marche.

E’ ora che il presidente e l’assessore Saltamartini si prendano la responsabilità di intervenire soprattutto nella nostra provincia già fortemente compromessa a causa dei numerosi problemi emersi in questi giorni a partire dal prepensionamento della dg dott.sa Storti e dalle dimissioni del direttore sanitario facente funzioni dott. Berselli».

Baiocchi incontra il dottor Titolo: «Serve seria riflessione»

«Le aggressioni che si ripetono ai danni degli operatori sanitari negli ospedali delle Marche, l’ultimo in ordine cronologico a Pesaro, ci impongono una seria riflessione anche a livello politico - rimarca Nicola Baiocchi, consigliere FdI Regione Marche – Presidente IV Commissione consiliare - Esprimo, in primis, la mia solidarietà all’infermiera del Pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore di Pesaro aggredita da una donna nella notte tra sabato e domenica scorsi e a tutto il personale. Ho voluto incontrare, questa mattina, il Direttore del Pronto Soccorso e di Medicina d’Urgenza, Dott. Giancarlo Titolo per confrontarci insieme sulle azioni da intraprendere per garantire la massima sicurezza degli operatori sanitari, mettendo in campo tutte le iniziative necessarie. Il Pronto soccorso rappresenta la linea di trincea della sanità territoriale e, spesso, chi ci opera si trova costretto a fronteggiare situazioni emergenziali determinate dall’abuso di sostanze stupefacenti e altre sostanze. Una situazione intollerabile, dal mio punto di vista, che merita un’attenzione da parte della politica. Già nel 2019 avevo presentato una mozione in consiglio comunale a Pesaro con la quale chiedevo un impegno del Sindaco Ricci e della Giunta per sollecitare, con la massima urgenza, l’allora azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord, alla predisposizione di una postazione fissa H24 di sorveglianza all’interno dell’ospedale San Salvatore di Pesaro. Mozione che, però, venne inopinatamente e inspiegabilmente bocciata, con argomentazioni risibili. Eppure, tutti erano a conoscenza che la zona in cui insiste il San Salvatore è stata lasciata al degrado, senza che la politica cittadina abbia posto in essere azioni per contrastare l’oggettivo problema di sicurezza per i residenti, per gli utenti dell’ospedale e, ovviamente, per chi ci lavora, lasciando che episodi del genere si potessero verificare con una certa frequenza. A fine 2021, con la nuova amministrazione regionale si è istituito un servizio di guardia privata H24 a cui aggiunge un sistema di video sorveglianza e collegamento diretto di allarme rapido con le forze dell’ordine. 
Il tema sicurezza degli operatori sanitari e di tutti gli utenti non può essere affrontato in maniera slegata dal grave problema di degrado urbano che interessa la zona adiacente all’ospedale e, ancor di più, la stazione di Pesaro. Solo affrontando il tema nel suo complesso si potrà evitare che i soggetti che frequentano le aree esterne all’ospedale possano continuare ad essere protagonisti di queste azioni deprecabili.
A seguito del mio incontro con il dott. Titolo, solleciterò la Direzione generale dell’AST a proseguire nelle azioni di tutela del personale, nella speranza che anche il Comune, che negli anni ha dimostrato una colposa indifferenza, predisponga azioni concrete in un immediato futuro»

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