CAGLI - Un quarantenne di Cagli è finito agli arresti domiciliari con tanto di braccialetto per maltrattamenti aggravati e lesioni personali aggravate nei confronti della moglie convivente minacciata addirittura con un fucile, detenuto regolarmente, ma con munizioni rinvenute in casa e risultate illegali.
Il provvedimento per tutelare la donna ed evitare ulteriori gravi conseguenze ad opera dell’energumeno è stato eseguito su ordine del giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Urbino su richiesta della locale procura della Repubblica.
L’equilibrio minato
Un susseguirsi di fatti gravi con gravi conseguenze psicologiche che hanno minato l’equilibrio interiore della poveretta finita in una situazione di terrore non più sopportabile che andava aggravandosi ogni giorno di più. I carabinieri hanno ricostruito i fatti ascoltando i testimoni e documentando quanto emerso dalle indagini. Nell’immediatezza hanno provveduto al ritiro cautelare dell’arma.
Gli ulteriori controlli hanno permesso ai militari di riscontrare la disponibilità di munizioni detenute in maniera irregolare. L’uomo, rintracciato dai militari, come disposto dal provvedimento dell’autorità giudiziaria, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico. Sempre alta, per i carabinieri, rimane l’attenzione nei confronti delle vittime vulnerabili.
La raccomandazione
La raccomandazione che ancora una volta emerge con la necessaria insistenza, da parte dell’Arma è di denunciare con immediatezza qualsiasi minaccia o situazione di pericolo che venga a determinarsi all’interno delle abitazioni ai danni della propria incolumità personale. Anche in questa occasione viene ribadita l’urgenza di non perdere mai tempo illudendosi magari che prima o poi le cose potranno migliorare. Una volta interrotto in modo violento l’equilibrio di coppia non c’è più nulla da fare.