Le prospettive
Un progetto ambizioso, ma a che punto è? Qualche passo è stato fatto. L’interporto sta infatti ultimando un piano di sviluppo che poggia su due azioni fondamentali: l’ intermodalità e la sostenibilità. Partiamo dalla prima: in questo capitolo rientra il potenziamento delle imprese che già operano in via Coppetella e la contemporanea creazione di un volano per le nuove attività che verranno attirate anche grazie all’insediamento Amazon. Compito dell’Interporto sarà la creazione di servizi sia reali sia digitali e operativi per una nuova logistica: in questo senso, sta per partire un importante progetto con Mercitalia per potenziare la capacità ferroviaria. Il terminal intermodale ha una superficie di circa 10mila metri quadri e comprende due fasci di binari lunghi 450 metri già operativi. Ma l’area di proprietà dell’interporto può includere anche altri tre binari, magazzini raccordati di circa 37.500 metri quadri e relativi piazzali, e una stazione di servizio per il rifornimento del carburante Ed è proprio su queste direttrici che si sta attualmente concentrando l’azione di interporto: se lo scorso anno sono partiti almeno 300 treni, si punta al raddoppio.
I lavori
Lavori che riguarderanno gli interventi di manutenzione straordinaria della palazzina direzionale e la realizzazione dell’area di stoccaggio doganale da 5mila mq (1,5 milioni), il parcheggio da 15mila mq con impianto di illuminazione, videosorveglianza e recinzione (1,5 milioni), l’area container e stoccaggio merci da 10mila mq (1 milione) e la realizzazione della banchina per il carico-scarico (2 milioni). Per quanto riguarda la sostenibilità è prevista la creazione di una comunità energetica.