Elezioni a Montelupone, un solo candidato (fino ad ora). La preoccupazione del sindaco uscente Pecora: «Rischio commissario»

Elezioni a Montelupone, un solo candidato (fino ad ora). La preoccupazione del sindaco uscente Pecora: «Rischio commissario»
Elezioni a Montelupone, un solo candidato (fino ad ora). La preoccupazione del sindaco uscente Pecora: «Rischio commissario»
di Giulia Sancricca
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Venerdì 3 Maggio 2024, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 12:22

MONTELUPONE Un solo candidato. Per ora. A Montelupone sembra che nessuno abbia deciso di sfidare il sindaco uscente Rolando Pecora che nei giorni scorsi aveva sciolto le riserve annunciando di volersi mettere nuovamente a disposizione della comunità. Ora è lo stesso Pecora a mostrare non poca preoccupazione per l’appuntamento alle urne.

La norma

Qualora infatti fosse l’unico candidato, non è detto che possa comunque essere rieletto.

Anzi. La normativa prevede infatti che debbano verificarsi ben due condizioni affinché l’unico candidato venga eletto. Ed è lo stesso Pecora a spiegarle. Ma il sindaco uscente inizia prima con una riflessione: «a pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste per le elezioni comunali, non risultano proposte alternative alla nostra. Qualora ciò venisse confermato alle ore 12 dell’11 maggio (chiusura ufficiale) si verificherà una situazione regolata dall’attuale normativa» Ed entra nel merito delle condizioni: «Perché la votazione sia valida, occorre innanzitutto che partecipi al voto almeno il 40% dei 2.661 elettori: almeno 1.064 nostri concittadini. E che almeno il 50% più uno dei votanti abbia espresso la sua preferenza per l’unica lista disponibile». Nelle ultime elezioni comunali, Pecora ricorda che «nel 2019 votarono in 2.099. Quindi, se venisse confermato il dato, la prima condizioni verrebbe soddisfatta. La mia lista ottenne 1.291 preferenze (64,36%), contro le 715 (35,64%) dell’avversario Quatrini. Quindi anche la seconda condizione sarebbe soddisfatta. Ma qualora una delle condizioni non venga raggiunta, non sarà eletto un nuovo sindaco, ma verrà nominato un commissario dal prefetto. Dipenderà quindi dagli elettori (in quanti parteciperanno e se almeno il 50% esprimerà una scelta) la possibilità che la nostra comunità venga governata da un commissario prefettizio».

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