San Benedetto,«Ridatemi mio figlio»
L'appello inascoltato di Di Marco

Il tribunale di Ascoli ha condannato la madre per sottrazione di minore
Il tribunale di Ascoli ha condannato la madre per sottrazione di minore
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Mercoledì 8 Novembre 2017, 05:15
SAN BENEDETTO - «Devo essere forte prima di tutto per lui» Parla con il cuore Marco Di Marco, papà sambenedettese che non vive più con il suo unico figlio dal 2012. Attualmente lo può vedere solo se si reca in Slovacchia dove il minore vive con la madre e solo se glielo permette l’ex moglie. Marco comunica con il bambino, che oggi ha sette anni, via Skype e, nonostante abbia promosso tutti i procedimenti necessari anche in Slovacchia non riesce a farlo rimpatriare. I nonni paterni sono riusciti ad incontrare il nipotino solo lo scorso settembre, dopo ben cinque anni che non lo vedevano. Una storia quella della famiglia Di Marco che ha gli stessi contorni di tanti altri casi in Italia tema di sottrazione di minori. Marco si è sposato il 29 luglio del 2006 in Slovacchia. La vita coniugale è sin da subito difficile, tanto che nel 2011 i coniugi avviano un iter di separazione. Durante il procedimento la signora esprime la volontà di tornare in patria con il figlio contro il volere del padre. «Durante l’estate del 2011 - come illustra l’avvocato Marco Bagalini, difensore del Di Marco ed esperto in sottrazioni internazionali di minori - il papà si reca con i suoi genitori, nonni del piccolo Erik, a Napoli per far vedere il bambino ai parenti paterni. La moglie si rifiuta di andare con loro. Appena arrivati a Napoli, a casa degli zii, sopraggiungono i carabinieri di Napoli in quanto allertati dalla madre del minore che aveva denunciato il padre di sottrazione. Nello stesso tempo avverte la stampa ed in particolare la trasmissione Pomeriggio 5 condotta da Barbara D’Urso che realizza un servizio su questa presunta sottrazione. La moglie viene denunciata per diffamazione, a seguito delle dichiarazioni rilasciate durante la trasmissione televisiva sulle reti Mediaset Pomeriggio 5, e condannata a 9 mesi di reclusione più risarcimento danni. Avverso la sentenza ha proposto Appello e l’udienza ci sarà il prossimo 27 novembre presso la Corte di Appello di Ancona».
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