ANCONA Aprile ai saluti. Maggio è domani. Tempi strettissimi per l’allestimento dell’arena grandi eventi al porto, alla banchina 1. I promoter di concerti si sfilano. «Troppo tardi per fare proposte» ammette Andrea Cipolla, titolare di Best Eventi che ha già fissato per l’anno prossimo al Del Conero il concerto dei Pinguini Tattici Nucleari. «Sono queste le tempistiche per programmare i concerti da grandi numeri» specifica. Un silenzio assordante attorno al festival Spilla dell’agenzia dorica Comcerto, oggi assorbita da Live Nation (colosso del settore a livello internazionale). Il festival potrebbe fermarsi per la prima volta in 16 anni. Dopo aver portato ad Ancona big del calibro di Mumford and Sons, The Lumnineers, Richard Ashcroft e tantissimi altri, starebbe per cedere il passo. Il problema è unicamente legato ai forti ritardi dovuti alla burocrazia per la realizzazione dell’arena.
Il piano
«L’idea è ottima, non c’è dubbio - commenta Cipolla -.
Le alternative
Così l’amministrazione comunale corre ai ripari. Per non lasciare completamente vuota la maxi arena, l’intenzione è di trasferirci i concerti serali dell’UlisseFest e gli eventi di Popsophia. Scelta ardita, considerato che Popsophia ha una capacità attrattiva di 3-400 persone a spettacolo. L’effetto che susciterebbe nell’arena al porto sarebbe impietoso: tipo formichine in autostrada. Facile che vengano innestati al porto anche alcuni spettacoli di rassegne storiche, quelle che - ad esempio - hanno partecipato alla manifestazione di interesse per l’erogazione di contributi dall’assessorato alla Cultura. Orfani della Mole Vanvitelliana, potrebbero ripiegare sulla maxi arena kermesse come Ancona Jazz. Ma con lo stesso problema: riempire 2.000 posti è compito arduo.
Il rischio
Quindi l’estate anconetana dei grandi concerti si mette male. L’amministrazione comunale ha voluto liberare la Mole Vanvitelliana dal grande palco per concerti, disseminando la città di pedane. L’impressione è che sarà una stagione di mini proposte e band locali. Una sorta di festival diffuso delle cover band. A meno di sorprese dell’ultimo minuto, che sarebbero molto gradite.