Baia di Portonovo, operatori in fuga dall’erosione: «Nuovo piano, ok all’arretramento». L’intervento tra quattro anni

Eliantonio: «Non prima di aver messo mano al Prg di Ancona»

Baia di Portonovo, operatori in fuga dall’erosione: «Nuovo piano, ok all’arretramento». L’intervento tra quattro anni
Baia di Portonovo, operatori in fuga dall’erosione: «Nuovo piano, ok all’arretramento». L’intervento tra quattro anni
di Andrea Maccarone
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Giovedì 18 Aprile 2024, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 07:39

ANCONA - L’erosione della spiaggia di Portonovo ha messo gli operatori spalle al muro. L’arretramento degli stabilimenti non è più un’ipotesi così remota. Anche perché continuando di questo passo si troverebbero a non avere più spazio dove piantare gli ombrelloni. Ieri mattina in consiglio comunale l’assessore al Patrimonio, Angelo Eliantonio, ha delineato le mosse per salvare la spiaggia. «Metteremo mano al piano particolareggiato di Portonovo» ha annunciato in Aula. Un documento che esiste già «ma è vetusto - ha sottolineato l’assessore -. Risale al 2001».

I tempi

Tra i cardini, già 23 anni fa, c’era la necessità di arretrare gli stabilimenti balneari con gli annessi ristoranti.

Un investimento interamente coperto dagli operatori e sul quale hanno preferito temporeggiare. «Ma ora si sarebbero convinti» ha fatto sapere Eliantonio. Con l’arretramento, tra l’altro, guadagnerebbero un 10-15% di spiaggia. Intervento, comunque, che non è previsto nell’immediato. «Dovremo prima improntare un adeguamento del piano regolatore di Ancona» specifica Elianton io. Tempi: «Tra circa 4 anni» fa sapere. Di conseguenza «in scia il piano particolareggiato di Portonovo che, però, dovrà dialogare con il piano del Parco del Conero». Insomma, una serie di step fondamentali prima di far fare a Portonovo il cambio d’immagine.

Le misure

Nel frattempo la baia è super attenzionata dalla giunta comunale. Sempre durante la seduta di Consiglio di ieri il consigliere di minoranza Carlo Pesaresi (Diamoci del Noi) ha chiesto conto al vicesindaco Giovanni Zinni delle misure per contrastare il traffico e l’invasione delle auto. Pesaresi non ha risparmiato alcune stoccate: «Troppe le posizioni altalenanti assunte da questa Amministrazione». Il consigliere ha fatto riferimento ai cambi di rotta della giunta sulla scelta di applicare una Ztl o una Zac a Portonovo. «Non c’è nessuna confusione - ha assicurato Zinni -. Il nostro orientamento è chiaro». Ma sui tempi di attuazione della misura il vicesindaco resta abbottonato: «Prima ne parliamo con gli operatori, poi faremo una delibera». In ogni caso Zinni prende le dovute precauzioni: «Nel giro di pochi giorni definiremo i dettagli operativi e tecnici di questa Zac sperimentale che può essere corretta. No ai modelli preconfezionati».

L’affluenza

Su un concetto Zinni è stato perentorio: «Non è possibile che in una baia si possa scendere con un numero esagerato di mezzi privati e che l’insediamento antropico sia paragonato a Copacabana». Perciò l’amministrazione comunale starebbe pensando ad un potenziamento dei collegamenti con le navette «rimodulando il numero delle corse cercando di anticiparle a maggio nei weekend dove le condizioni meteo lasciano presagire un’affluenza molto più intensa del solito» spiega il vicesindaco. Dura la replica di Pesaresi: «Lei Zinni ci ha abituato a risposte prive di sostanza, ma l’estate è dietro l’angolo».

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