ANCONA Il Pnrr è una corsa ad ostacoli. Ed a fronte di alcuni cantieri che procedono nei tempi prestabiliti, ce ne sono però altri per i quali si è acceso un primo campanello di allarme. È il caso del Mercato delle Erbe, forse uno degli interventi più rappresentativi tra quelli finanziati ad Ancona dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’ultima rilevazione parla infatti di lavori inchiodati al di sotto della soglia del 10% e con l’Europa che impone a tutti i progetti di arrivare al 20/30% entro settembre. Di certo non ha aiutato l’entrata a pieno regime del cantiere soltanto a fine febbraio, quando invece l’inizio era stato fissato per l’8 gennaio.
Gli intoppi in serie
Per la legge di Murphy - secondo cui «se qualcosa può andare storto, lo farà» - ci hanno pensato alcuni imprevisti a mettere i bastoni nelle ruote ad una bicicletta che già si muoveva in salita. È il caso delle vasche antincendio, la cui posa ha richiesto l’intervento di ditte terze specializzate per circa 100mila euro.
Si procede adagio
Bisogna tornare a parlare di ritardi, però, quando si arriva alla voce della biblioteca Benincasa e della pinacoteca Podesti. Quest’ultima è al 31% dei lavori da 390mila euro mentre la tabella di marcia imporrebbe di essere già al 40%. E intanto l’orologio continua a ticchettare. Mancano 159 giorni al 30 settembre, poco meno dei 114 già trascorsi dall’inizio dell’anno. Tradotto: in cinque mesi bisognerà recuperare anche buona parte del lavoro che non è stato possibile fare fino ad ora. Un’impresa ardua ma l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini ci tiene a tranquillizzare circa il rispetto dei target comunitari. «I cantieri del Pnrr stanno procedendo secondo i tempi prestabiliti anche se ci sono delle criticità al Mercato delle Erbe dovute a fattori ambientali ed anche alle esigenze degli operatori, che abbiamo assecondato» puntualizza. Per non perdere altro tempo «abbiamo approntato un nuovo sistema di monitoraggio mensile che ci fornisce, tutti i mesi, le schede dei cantieri con l'avanzamento contabile rispetto a quello contrattuale». «E questo ci permette di seguire fino in fondo l'andamento dei cantieri» conclude Tombolini.