Us Open, vanno avanti Seppi e Bolelli
Bene Errani e Vinci, fuori Giorgi e Knapp

Us Open, vanno avanti Seppi e Bolelli Bene Errani e Vinci, fuori Giorgi e Knapp
di Angelo Mancuso
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Martedì 26 Agosto 2014, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 10:54
NEW YORK – Cominciano bene gli US Open maschili degli azzurri con le vittorie di Andreas Seppi e Simone Bolelli.

Due vittorie e due sconfitte invece il bilancio nel torneo femminile: avanti Sara Errani e Roberta Vinci, subito fuori Camila Giorgi e Karin Knapp.



Questa volta non c’è voluta la solita maratona di cinque set alla quale Andreas Seppi ci ha abituato negli Slam: 6-3 6-1 6-4 in meno di due ore all’ucraino Sergiy Stakhovsky, numero 93 Atp. Prossimo avversario l’emergente australiano Nick Kyrgios, esploso a Wimbledon dove ha clamorosamente battuto Rafa Nadal. Il 19enne tennista di Canberra con sangue greco, numero 60 Atp, ha battuto al primo turno il russo Youzhny, testa di serie numero 21, in quattro set: 75 76 (4) 26 76 (1).



Questa volta la maratona di cinque set è toccata a Bolelli, che tornava a giocare nel tabellone principale di un torneo dello Slam senza partire dalle qualificazioni dopo oltre due anni: l’ultima volta, era il 2012, si arrese al Roland Garros a Nadal. Il 28enne bolognese ha sconfitto il canadese Vasek Pospisil, 24 anni e numero 46 mondiale (finalista a Washington poche settimane fa) con il punteggio di 2-6 6-4 6-2 3-6 6-3 dopo due ore e 53 minuti. Nella quinta e decisiva partita non ha mai concesso palle break al rivale: ha centrato il break all’ottavo game e chiuso 6-3 grazie all’ottavo ace del suo match. Una prova convincente e la conferma di aver ormai messo alle spalle i problemi fisici che lo avevano frenato lo scorso anno (l’operazione al polso destro). Al secondo turno sfiderà lo spagnolo Tommy Robredo, testa di serie numero 16, che lo scorso anno a Flushing Meadows eliminò negli ottavi Roger Federer.



Hanno vinto in due set sia la Errani che la Vinci. Più facile per la 31enne tarantina, testa di serie numero 28, che ha superato al debutto l’argentina Paula Ormaechea, numero 99 Wta, con un netto 6-3 6-3. L’azzurra, che nelle ultime due edizioni dello Slam newyorkese ha sempre raggiunto i quarti, attende ora la rumena Irina-Camelia Begu, numero 61 mondiale. Più complicato, ma solo nel secondo set, il successo della romagnola, testa di serie numero 13 e semifinalista a Flushing Meadows nel 2012. Sara ha battuto per 6-1 7-5 la belga Kirsten Flipkens, numero 47 mondiale e semifinalista nel 2013 a Wimbledon. Il match avviato ad una rapida conclusione, ma si è complicato nella seconda partita con la Errani che si è ritrovata sotto 5-2. L’azzurra non ha mollato ed ha infilato cinque giochi consecutivi annullando quattro set point sul 5-4 in favore della belga.



Ha deluso Camila Giorgi. La 22enne marchigiana, reduce dalle semifinali a New Haven e mai così in alto in classifica (è salita al numero 31), ha dominato il primo set, poi avanti di un break anche nel secondo, si è smarrita arrendendosi alla qualificata Anastasia Rodionova, 32enne australiana nata in Russia che occupa la 221esima posizione mondiale: 1-6 7-5 6-3. Niente derby azzurro dunque al secondo turno: proprio la Rodionova sarà la prossima avversaria della Errani. La Giorgi lo scorso anno aveva raggiunto gli ottavi agli US Open battendo tra le altre la ex numero uno del mondo Caroline Wozniacki.



Subito fuori anche Karin Knapp, battuta con il punteggio di 6-4 6-3 dalla bulgara Tsevetana Pironkova, numero 54 del mondo.









Al via dell’ultimo Slam della stagione ci sono altri quattro azzurri: Fabio Fognini (testa di serie numero 15), Paolo Lorenzi, Flavia Pennetta (numero 11 del seeding) e Francesca Schiavone. La 34enne milanese è alla 57esima presenza consecutiva negli Slam, la 15esima agli US Open. Per tutti debutto martedì.



Per quanto riguarda i principali favoriti tutto facile per il numero uno Novak Djokovic: 6-1 6-2 6-4 all’argentino Diego Schwartzman in chiusura di programma sull’Arthur Ashe Stadium quando ormai a New York era quasi la mezzanotte.



Andy Murray, ottava testa di serie, ha esordito vincendo una strana partita. Il tennista scozzese ha dovuto superare un’inspiegabile ondata di crampi (era solo il primo turno), oltre che l’olandese Robin Haase: 6-3 7-6 (6) 1-6 7-5, dopo oltre tre ore di gioco. I problemi fisici sono iniziati nel primo game del terzo set, come ha confermato lo stesso Murray dopo il match, ma né la temperatura (faceva caldo ma niente di eccezionale) né la condizione fisica sembravano essere un problema. “Dovrò capire bene con il mio staff cosa è successo”, ha ammesso.



Sempre nel tabellone maschile avanti anche il canadese Milos Raonic, testa di serie numero 5 (6-3 6-2 7-6 al giapponese Taro Daniel) e il francese Jo-Wilfried Tsonga (6-3 4-6 7-6 6-1 all’argentino Juan Monaco).



Nel torneo femminile l’Arthur Ashe Stadium è stato il teatro della sfida tra Venus Williams e Kimiko Date-Krumm: 34 primavere la prima, 44 il 28 settembre la seconda, che ha giocato il suo primo Slam nel 1989. L’ha spuntata Venus soffrendo: 2-6 6-3 6-3. La più anziana giocatrice ad aver superato un turno in uno Slam nell’era open resta Martina Navratilova: nel 2004, a 47 anni, superò la colombiana Castano a Wimbledon.



Senza problemi l’esordio di Maria Sharapova, favorita numero 5: 6-4 6-0 nel derby con la connazionale Maria Kirilenko. Ha invece sofferto più del previsto Simona Halep, favorita numero due, che ha ceduto il primo set alla ventenne statunitense Danielle Rose Collins, atleta dell’Università della Virginia campionessa NCAA ma senza ranking: 6-7 (2) 6-1 6-2 per la rumena finalista al Roland Garros. Il sogno della giovane americana è durato un set.



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