ASCOLI Dopo nove anni, l’Ascoli retrocede nell’inferno della C e lo fa nel modo più doloroso possibile: vincendo di fronte a più di novemila spettatori (record stagionale di presenze). Purtroppo, però, i facili sospetti sul timore di una mancanza di impegno (per assenza di stimoli) di Brescia e Feralpisalò si sono rivelati fondati. Entrambe capitolano senza eccessiva resistenza di fronte a Bari e Ternana ben più assetate di punti rispetto a una squadra già ai playoff e l’altra retrocessa
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Le scelte sbagliate
In questi ultimi nove anni l’Ascoli aveva abituato i suoi tifosi a strepitose rimonte nei finali di campionato, ma i miracoli non si possono avverare sempre. La cocente retrocessione, infatti, parte da lontano: dalla scelta di non riconfermare l’allenatore Breda, i tre tecnici sulla panchina (Viali, Castori e Carrera), gli errori commessi sul mercato, l’incredibile serie di infortuni che hanno costellato la stagione dei bianconeri, culminata con l’infortunio del migliore della squadra: Pedro Mendes, autore del 40% delle marcature. E senza il suo bomber che segna, per l’Ascoli è diventato un supplizio tra pareggi e sconfitte. Senza i tre punti non ci si salva.
L’ultimo acuto
Di fronte a una disgrazia così pesante da accettare - che scatena l’ira dei tifosi a fine gara - con la contestazione alla squadra ma soprattutto al suo patron, Massimo Pulcinelli, invitato ad andarsene, la gara con il Pisa passa, purtroppo in secondo piano. I bianconeri vanno in vantaggio dopo dodici minuti con il capitano Botteghin, ancora di testa e ancora su calcio piazzato, l’unico modo per i bianconeri di segnare. Il Pisa a differenza di Brescia e Feralpisalò non dà assolutamente l’impressione di avere mollato e al contrario pareggiano con D’Alessandro. Ma a metà della ripresa passa in vantaggio di nuovo l’Ascoli con Rodriguez. Alla fine solo lacrime e contestazioni. Sacrosante. Questa retrocessione è una vergogna per la nostra città e per la storia che questa squadra porta intrisa nelle maglie.
ASCOLI-PISA 2-1
ASCOLI (3-4-2-1) Vasquez 6,5, Bellusci 6, Botteghin 7, Mantovani 6, Falzerano 5 (dal 19’ st Adjapong 6), Masini 6, Valzania 5 (dal 19’ st D’Uffizi 5,5), Zedadka 6 (dal 33’ st Celia sv), Caligara6 ( (dal 33’ st Giovane sv), Rodriguez 7, Nestorovski 5 (dal 19’ st Di Tacchio 6). All. Carrera 6
PISA (3-4-2-1) Nicolas 6, De Vitis 5,5 (dal 28’ st Veloso sv), Canestrelli 6, Beruatto 6 , Barbieri 5, Marin, D’Alessandro 7 (dal 41’ st Sala), Valoti 6 (dal 28’ st Mlakar sv), Arena 5, Moreo 5 (dal 19’ st Bonfanti), Torregrossa 5 (dal 28’ st Tramoni sv). All. Aquilani 5,5
ARBITRO Rapuano di Rimini 6
RETI 12’ pt Botteghin, 18’ st D’Alessandro, 22’ st Rodriguez
NOTE Ammoniti: Marin, Caligara, D’Uffizi. Spettatori 9.408 spettatori per un incasso di 99.285 euro.
Risultati volata salvezza
Ascoli-Pisa 2-1 (11' Botteghin, 53' D'Alessandro, 67' Rodriguez)
Bari-Brescia 2-0 (25' Sibilli, 57' Di Cesare)
Feralpisalò-Ternana 0-1 (26' Di Stefano)
Spezia-Venezia 2-1 (17' Idzes, 56' e 61' Esposito)