Il Premio Mannucci regala il podio
a Cannistrà, Pane e Porvatov

L'opera di Canistrà che ha vinto
L'opera di Canistrà che ha vinto
di ​Lucilla Niccolini
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Domenica 15 Maggio 2016, 22:56
ARCEVIA - Sembra un messaggio e un auspicio, tenero e sottile, l'opera vincitrice del XXIII Premio Internazionale di Scultura Edgardo Mannucci: che davvero l'arte possa essere il nostro pane quotidiano! Con “Stanze”, Leonardo Cannistrà, studente del secondo anno dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro, si è aggiudicato la palma della vittoria, persuadendo la giuria con i suoi tre grandi pani, al colmo dei quali è infisso uno spioncino: chi avvicina l'occhio percepisce insieme il profumo genuino della crosta e le immagini del telegiornale - migranti disperati, naufragi e salvataggi – che accompagnano il nostro desinare quotidiano.

L'opera è in mostra nel Centro Culturale di San Francesco di Arcevia, sede della Collezione Ruggeri-Mannucci, fino al 15 luglio, assieme a tutte le opere dei 24 giovani artisti presentati dalle otto Accademie, di cui sei italiane – Carrara, Catanzaro, Frosinone, Macerata, Perugia, Urbino – e due straniere, San Pietroburgo e Tirana.

“Untitled 6, serie costrizioni” di Noa Pane, iscritta al primo anno del corso specialistico dell'Accademia di Urbino – una grossa camera d'aria gionfiata in una gabbia di tondino di ferro – si è aggiudicata il secondo premio per il suggestivo effetto volumetrico e il contrasto dei materiali, mentre il terzo premio è stato attribuito a “Il Maestro” di Ilya Porvatov, studente del quinto anno dell'Accademia di San Pietroburgo, per la grazia plastica della piccola scultura che applica i canoni della figura classica a un personaggio contemporaneo. La giuria, presieduta da Simonetta Burattini, era coordinata dal professor Stefano Papetti, direttore dei Musei di Ascoli Piceno,

Il Premio “acquisto” del Rotary Club Altavallesina Grottefrasassi, che promuove e organizza la manifestazione, è stato attribuito a “L'orso” in granito di Stanislav Vnukovskii, anch'egli studente dell'Accademia di San Pietroburgo, mentre la Menzione speciale è andata all'unanimità alle opere di Jacopo Mandich, presentate fuori concorso: lo studente dell'Accademia di Urbino si era già aggiudicato il primo premio in una precedente edizione.

Novità di quest'anno, il premio bandito dalla Delta Motors spa, concessionaria Mercedes-Benz per le province di Ancona e Macerata, main sponsor della manifestazione arceviese: se l'è aggiudicato Francesco Tufo con “Cavallo motore”, rappresentazione in ferro elettrosaldato di dinamica energia.

La cerimonia di premiazione, affidata a Stefano Papetti, si è svolta sabato pomeriggio al termine della presentazione delle opere e dopo il concerto degli studenti del Liceo Rinaldini di Ancona diretto dal professor Sergio Morellina.
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