PESARO Da ieri sera il due volte campione del mondo in Moto Gp Pecco Bagnaia è cittadino benemerito di Pesaro, la città dove risiede da quando, giovanissimo, era entrato a far parte dell'Academy VR46 di Valentino Rossi: «Grazie - ha detto emozionato mentre il sindaco Matteo Ricci e il presidente del consiglio comunale Marco Perugini gli consegnavano l’attestato - amo Pesaro e i pesaresi, questa città ha tutto e di questa città non cambierei nulla, mi ha accolto subito». Il conferimento della cittadinanza onoraria è avvenuto ieri sera alle 21 all'auditorium Scavolini fresco di inaugurazione e che nell’arco di 24 ore ha centrato una doppia standing ovation: la prima per il patron Valter Scavolini che ha avuto l’onore del taglio del nastro del nuovo/vecchio hangar che gli è stato dedicato, la seconda per Pecco che Pesaro ha subito adottato.
Applausi ed emozione
In platea ad applaudire anche la futura moglie Domizia Castagnini, che lavora presso la maison Ratti, e a cui è legato dal 2016.
E ieri Ricci lo ha ribadito: «Da oggi Pecco non sarà più solo Nuvola Rossa ma Nuvola Bianco Rossa». Disponibile, cordiale, alla mano, Pecco ha entusiasmato l’auditorium e fatto felice un suo piccolo fan a cui ha firmato bandiera e maglietta. Poi, dopo aver ringraziato Carlo Casabianca, il preparatore atletico dei piloti, si è raccontato al pubblico intervistato da Mauro Sanchini. «Se non avessi fatto il motociclista - ha detto - avrei fatto il cuoco perchè ho una grande passione per la cucina e in casa cucino io».
E ancora: «Bisogna stare attenti ai social ma a me non m’importa delle critiche, perchè capisco che è il luogo dove si scatena senza freni l’opinione pubblica. Io faccio il mio e mi diverto facendolo». Oppure: «Mi vedo correre fino ai 35 anni». Il campione del mondo della Ducati da tempo ha scelto Pesaro come residenza, vivendo - quando le corse e gli impegni motociclistici glielo permettono - in un appartamento alle due torri in zona centro direzionale Benelli (ed è naturalmente socio del Moto Club Pesaro “Tonino Benelli” che nella zona ha sede) .
Chi ha avuto modo di incontrarlo lo descrive come un ragazzo riservato, tranquillo e dai modi gentili e per nulla montato nonostante la fama raggiunta. E ieri la cerimonia semplice ma calarosa all’auditorium ha confermato l’impressione ricevuta. Intanto anche Chivasso, la sua città d'origine, in provincia di Torino, si prepara a salutarlo. L'alfiere della Ducati è atteso in città domenica 3 marzo.