PESARO Pestaggi e intimidazioni per farsi dare i soldi della droga. Due i neo maggiorenni arrestati e in attesa degli interrogatori di garanzia in programma nei prossimi giorni, si delineano i contorni del passato borderline dei ragazzi. I carabinieri della compagnia di Pesaro, hanno portato avanti l’indagine da giugno per ricostruire i ruoli di un gruppo di giovani dediti al traffico di stupefacenti, in particolare hashish, con acquirenti per lo più minorenni. In manette un ragazzo di 18 anni di origini marocchine, intorno al quale gravitavano anche altri giovani, più o meno coetanei, ora indagati, già noto per aver fatto parte della baby gang di Piazza Redi, assieme all’altro giovane, di origini albanesi, suo coetaneo. I due avrebbero gestito un traffico di oltre 5 kg a testa al mese di hashish. Il loro ruolo era quello di grossisti, per un giro di affari da 15-20 mila euro al mese.
L’attività investigativa
L’attività investigativa ha permesso di ricostruire diverse efferate aggressioni e varie estorsioni, nei confronti di acquirenti in ritardo nei pagamenti dello stupefacente. Aggressioni con mazze, costole rotte e nasi spaccati. Una nomea che si era sparsa nel sottobosco pesarese tanto che i genitori degli acquirenti, molti dei quali minorenni, consapevoli dell’indole violento degli indagati, hanno preferito cedere alle richieste e corrispondere il denaro. Il leader della banda, il giovane marocchino, era già stato raggiunto da diverse denunce quando era da minorenne.
Nel febbraio 2020, assieme a due coetanei di Rimini, era stato denunciato per aver tentato di rapinare la borsa di una prostituta a Riccione. La donna si era difesa e aveva chiamato le forze dell’ordine. A Pesaro sarebbe stato nel gruppo di ragazzini che avevano picchiato un residente in piazza Puccini, nella zona di Villa San Martino. Una decina di ragazzini a settembre 2021, aveva iniziato per gioco a tirare dei calci a un lampione.
La riprese con il telefonino
Un residente aveva visto la scena dal balcone ed era sceso per chiedere loro di fermarsi. Ma loro avevano continuato imperterriti tra risate e schiamazzi. Così il residente li aveva ripresi col telefonino in modo da poter essere individuati. I toni si erano alzati e nel diverbio alcuni ragazzini avevano spintonato l’uomo per farlo smettere di riprendere. L’avevano minacciato e colpito anche con un casco. L’aggredito si era fatto refertare dai sanitari dell’ospedale e aveva riportato 7 giorni di prognosi per le lesioni e il contraccolpo al collo. Nella banda di giovanissimi ci sarebbe stato appunto anche anche il giovane arrestato. Poi altri casi di botte e pestaggi sempre a Villa San Martino, alcuni di questi con echi a livello di cronaca.
Anche per l’altro ragazzo, di origini albanesi, ci sarebbe stato un passato fatto di piccole rapine a ragazzini e spaccio di droga. Lunedì o martedì entrambi potranno fornire al giudice la loro versione. Per loro le accuse sono di estorsione, spaccio con l’aggravante di aver fonito dorga a minorenni e lesioni.