URBINO Il sindaco Maurizio Gambini e l’assessore alle politiche sociali Elisabetta Foschi forniscono gli opportuni chiarimenti da parte dell’amministrazione comunale sul possibile sfratto per morosità di alcune famiglie che attualmente abitano in un immobile situato in via Urbinate nel borgo di Trasanni.
In tutto 55 persone
«È una situazione irregolare che si protrae ormai da decenni - affermano i due amministratori comunali -. Oggi i nuovi comproprietari della palazzina chiedono, come è loro diritto, di acquisirne il possesso. I nostri servizi sociali hanno già incontrato il legale (Federico Cangini ndr) che rappresenta 14 famiglie che abitano nello stabile: si tratta di circa 55 persone di cui 17 minori. Tutti sono già conosciuti e seguiti, per vari motivi, dalle nostre assistenti sociali. Il Comune – continuano Gambini e Foschi - non può intervenire direttamente, assicurando, come chiedono gli interessati e il legale, dei nuovi alloggi a costo zero. Sarà il giudice ad esprimersi sull’esecutività dello sfratto e, anche in questa eventualità, la legge prevede che il Comune prenda in carico i soli minori, a cui non verrebbero garantite le condizioni idonee alla loro crescita, collocandoli in apposite strutture».
Ci sono delle azioni che l’amministrazione sta mettendo in campo per supportare queste famiglie nel trovare delle nuove sistemazioni. Prima di tutto gli interessati erano stati informati della possibilità di presentare domanda per entrare nella graduatoria dei potenziali assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Gli alloggi popolari
«I termini sono scaduti l’8 febbraio e sappiamo che 13 famiglie hanno fatto regolare richiesta - rilevano Gambini e Foschi -.
Assistenza per i bandi
«Inoltre, i nostri uffici sono pronti a garantire supporto agli interessati per partecipare agli appositi bandi, emanati ogni anno e destinati alle persone in situazioni di fragilità. È fondamentale che queste famiglie – concludono Gambini e Foschi - prendano coscienza che la situazione di morosità non può continuare e si attivino a trovare sistemazioni con regolari contratti di locazione, anche a tutela dei minori».