Tari, Fano è in controtendenza: tassa meno cara per tutte le utenze. Ecco quanto si pagherà ora e perché

Meno 1,26% per le famiglie e meno 2,57% per le imprese grazie al recupero dell’evasione

Tari, Fano è in controtendenza: tassa meno cara per tutte le utenze. Ecco perché
Tari, Fano è in controtendenza: tassa meno cara per tutte le utenze. Ecco perché
di Massimo Foghetti
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Mercoledì 1 Maggio 2024, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 10:51
FANO Il Comune di Fano è l'unico della provincia di Pesaro Urbino nel quale la tassa sui rifiuti, oltre a non subire un aumento, registrerà nel 2024 un calo per le utenze domestiche e ancora di più per quelle non domestiche rispetto al 2023. La presentazione del piano tariffario della Tari lunedì sera nell’ultima seduta del consiglio comunale, in cui è stato approvato anche il bilancio consuntivo del 2023, ha consentito di fare chiarezza sui dati, correggendo un equivoco insorto nella pubblicazione dell’articolo di ieri in merito all’applicazione dell’aumento della Tari indicato da Arera nella misura del 5,6 per cento. 


Recupero anche per il 2025


L’assessora alle finanze Sara Cucchiarini, infatti, ha evidenziato come l’amministrazione comunale di Fano in controtendenza rispetto ad altri enti locali abbia azzerato l’aumento decretato dalla Autorità di regolazione per l’energia, diminuendo addirittura le bollette per le utenze non domestiche del 2.57% e del 1,26%per le utenze domestiche rispetto a quanto pagato l’anno scorso. A fronte di un costo complessivo del Piano economico finanziario di 14.779.242 euro il Comune ha utilizzato un avanzo di amministrazione derivante dal recupero dell’evasione Tari di 1.400.000 euro «e questo ha permesso di raggiungere un risultato non affatto scontato - spiega l'amministrazione - che vede non solo il contenimento delle tariffe ma anche una riduzione significativa rispetto all’anno precedente con risparmio sia per le famiglie sia per le imprese. Nell'ottica di assecondare i principi di buon andamento e di amministrazione di risultato, è stato accantonato un ulteriore recupero Tari di 1.600.000 euro da destinare al contenimento relativo alle bollette anche del 2025, in contrapposizione alle indicazioni di Arera che in sede di Ata pro ha provveduto ad imporre una maggiore pressione che si traduce in un aumento del 5,6% perché penalizzerebbe cittadini e imprese della nostra città».
Per quanto riguarda l’approvazione del rendiconto della gestione relativo all'esercizio 2023, l’assessora Cucchiarini ha messo in evidenza come la cifra movimentata dalle spese ammonti a un totale di 168 milioni di euro e come al 31 dicembre dell’anno scorso si sia ottenuto un avanzo di amministrazione per quanto riguarda gli investimenti di 2.300.000 euro e di oltre 9 milioni per quanto riguarda la parte liberamente disponibile.

Da tenere presente che nel 2021 l’importo dell’avanzo era di poco meno di 15 milioni di euro e nel 2022 di 11.400.000 euro. 


Per il personale 17 milioni


Importante il risultato ottenuto nel recupero dell’evasione che tra Imu, Tari, Tosap e altre imposte ha fatto affluire nelle casse del Comune una somma che ha superato i 4 milioni di euro, mentre le spese del personale, essendo aumentate rispetto all’anno precedente di 160.000 euro, hanno raggiunto quasi la soglia di 17 milioni di euro. Questa volta diversamente da quanto solitamente accade, pur essendo stato approvato solo a maggioranza, il rendiconto dell’esercizio 2023 non ha creato un grande dibattito in consiglio comunale.

 

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