Rivincita antisisma dei borghi Così il Natale diventa un brand

3 Minuti di Lettura
Domenica 11 Dicembre 2016, 05:00
IL FENOMENOPESARO Il fascino del borgo a cui abbinare un evento. E farlo diventare un brand capace di generare indotto e far girare l'economia. E' la rivincita dei borghi, dei piccoli scorci di paesi adagiati sulle colline pesaresi che fanno a gara a chi fagocita più turisti. Una campagna di comunicazione che arriva oltre le Alpi e che sta dando i suoi frutti. Candelara e Mombaroccio hanno saputo creare un evento di richiamo e fondare l'economia natalizia proprio sulle loro manifestazioni, Candele a Candelara e Il Natale che non ti aspetti. E in pochi anni diventare polo d'attrazione per turisti da tutt'Italia e non solo. Anche se quest'anno l'effetto terremoto ha limitato le presenze tra psicosi e deviazioni.
L'ultima giornata
Oggi, per Mombaroccio, è l'ultima giornata di festa, giunta alla 20esima edizione, ed è già tempo dei primi bilanci. «Quest'anno abbiamo avuto un 15-20% di presenze in più spiega il presidente dell'Unione Pro loco Damiano Bartocetti solo nel ponte dell'Immacolata abbiamo avuto oltre ottomila presenze e pensiamo di chiudere a oltre 30 mila complessivamente». I mercatini sono suggestivi, così come la magia della nevicata oltre agli eventi dell'Accademia dello spettacolo. Si gioca tutto sugli scorci, su ambientazioni che immergono il turista in un'atmosfera da film. Il mercatino di Natale (32 casette in legno lungo le vie principali e in piazza, con prodotti artigianali), il Chiostro dei sapori, la Casa delle Lanterne, la casa e pasticceria di Babbo Natale, passando anche per il Paesaggio invernale, le magiche atmosfere di Palazzo Del Monte, i presepi dal mondo, la natività.
Il veicolo promozionale
Tutto è stato costruito con la comunicazione. «Abbiamo un team che guarda al panorama nazionale continua Bartocetti siamo arrivati alle trasmissioni come Uno Mattina, Paese che vai, Linea diretta. Ma anche alle riviste. Insomma tutto parte da una buona comunicazione dell'evento che ha garantito una crescita negli anni». E il gemellaggio con Bolzano è un altro ritorno d'immagine. L'albero di Natale è arrivato da là e oggi ci sarà proprio un pullman in arrivo dalla capitale dei mercatini. «E' un grande ritorno d'immagine, pensare che chi ha i mercatini in casa, venga qua a visitare i nostri». Il biglietto d'ingresso alla manifestazione è di 2,5 euro, gratis per bambini fino a 10 anni. Solo nel giorno dell'immacolata ci sono state 8.000 presenze, per oggi ne sono attese 5-6.000, tanto che sono stati potenziati i bus navetta. I conti tornano perché oltre all'incasso, bisogna calcolare l'indotto. «I ristoranti sono pieni, i bed&breakfast lo stesso chiude Bartocetti -. E' una manifestazione che ha un'ampia ricaduta sul territorio. Tutto grazie ai volontari, oltre 200 che lavorano all'iniziativa. La Pro loco ha dei costi che vengono ripianati coi biglietti, ma l'indotto è una grande iniezione per l'economia locale».
Un format vincente
A pochi chilometri c'è Candelara. I turisti fanno la spola tra i due borghi. C'è chi dice facendosi concorrenza, chi invece pensa che le due iniziative siano un moltiplicatore per il territorio. A Candelara, giunta alla XIII edizione, quest'anno una leggera flessione, ma come dice il direttore artistico Piergiorgio Pietrelli «forse è stato anche un bene, perché l'anno scorso abbiamo dovuto chiudere gli ingressi e molte persone non sono riuscite a godersi la manifestazione». Il format è consolidato con le vie dei mercatini e dei mestieri che rievocano atmosfere natalizie. Poi il carrettino dei burattini; i trampolieri; i folletti suonatori; i giocolieri; i suonatori di cornamusa e le violiniste volanti. Sarà inoltre possibile assistere dal vivo alla preparazione di candele, rigorosamente di cera d'api, come avveniva nel Medioevo. Il vicolo innevato, le sculture in