Contrordine: la città cresce Più residenti, ma per scelta

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Martedì 28 Febbraio 2017, 05:00
IL TREND
PESARO Tasso di mortalità più alto delle nascite, il numero degli stranieri resta pressochè invariato di anno in anno, ma sempre più famiglie decidono di trasferirsi e stabilirsi a Pesaro per scelta. Ne consegue che la popolazione aumenta. Leggerissimamente, ma aumenta. Sono alcuni dei principali dati che emergono dal report annuale 2016 del Comune di Pesaro sull'annuario demografico. A Pesaro, dunque, la popolazione è in aumento, seppur di poco, ma quanto basta per invertire un trend negli ultimi tempi costante che portava a perdere abitanti. Non solo, i flussi migratori non rilevano che siano gli stranieri (immigrati extracomunitari o meno) a evidenziare con il segno più la percentuale, almeno nel 2016.
Stranieri costanti
A Pesaro al 31 dicembre 2016 sono stati registrati 94.813 residenti, (49.584 femmine e 45.229 maschi) lo 0,24% in più rispetto ai 94.582 abitanti del 2015. Un segnale rispetto al passato che ora dovrà però trovare conferme nei flussi del 2017 da poco iniziato. Nel report si evidenzia anche che la maggior parte dei nuclei familiari sono formate da famiglie composte da una solo componente (single, divorziati, separati, vedovi e altro): le persone che vivono sole rappresentano il 33%, quindi un pesarese su tre, tuttavia in città ci sono anche 98 famiglie con sette componenti, e 56 addirittura con più di 7 persone nello stesso nucleo. Ma dove vivono le famiglie pesaresi? In che zone di Pesaro? Pantano/ Santa Veneranda è il macro quartiere più popoloso (20.505 abitanti), seguito da Centro-Mare (13.364), Muraglia-Montegranaro (12.888) e Cattabrighe-Tombaccia-Santa Maria delle Fabbrecce (11.434). Gli stranieri non sono aumentati, anzi sono in calo: 7129 nel 2016, contro i 7216 dell'anno precedente.
Più morti che nascite
Si muore di più rispetto al dato di chi nasce: tasso di natalità al 6,3% (per 1000 abitanti), tasso di mortalità 10,3%. E allora come si spiega l'aumento di popolazione? A fare la differenza è l'indice migratorio: 2359 si sono iscritti come residenti a Pesaro nel 2016, quasi 1800 provenienti da altri comuni, 453 dall'estero. Chi invece si è cancellato all'anagrafe, sono 1749, con un saldo migratorio positivo di 610 abitanti. «Tre mesi fa ci siamo trasferiti a Pesaro, spostandoci da Milano perchè ci piace il mare e qui si vive bene», ha preso la parola qualche sera fa all'assemblea del porto uno dei cosiddetti nuovi residenti, che si è stabilito in zona non da molto tempo. Aumentano dunque i residenti di altre città. «L'immigrazione straniera è in diminuzione rileva l'assessore ai Servizi Demografici Mila Della Dora il fenomeno da noi c''è stato soprattutto negli anni passati, quando le nostre aziende producevano molto lavoro. Era un'immigrazione legata in maniera prevalente al lavoro. Ora invece l'immigrazione che si sposta verso Pesaro non è quella extracomunitaria, ma più che altro quella che arriva da altre città, con opportunità di lavoro diverse, non connessi direttamente al mondo delle fabbriche».
Le motivazioni
L'assessore dice di aver rilevato «che diverse persone residenti in grandi città italiane, come Milano, ma non solo, decidono di trasferirsi a Pesaro, perchè questa è una città a misura d'uomo. I motivi possono essere diversi, non solo per un fatto lavorativo: magari qualcuno che aveva una seconda casa a Pesaro, ma non aveva mai preso la residenza. E l'ha fatto nell'ultimo anno. Sfruttava Pesaro soprattutto come località turistica e poi ha deciso di renderla la propria città tutto l'anno».