Greco: «La problematica maggiore di via dei Velini è quella della velocità delle auto Lamentele per i parcheggi»

3 Minuti di Lettura
Martedì 28 Febbraio 2017, 05:00
LE PERIFERIE
MACERATA Continua il tour tra gli snodi della città, un viaggio nei cuori pulsanti di Macerata, alcuni in fibrillazione, altri con un elettrocardiogramma piatto, altri ancora con qualche difetto cardiaco, per usare una metafora. Un dato certo è che il mercato immobiliare ha risentito della crisi, i prezzi degli appartamenti si sono abbassati- confermano gli addetti del settore- almeno del 10- 15%. A questo si aggiungono le problematiche più disparate, diverse da quartiere a quartiere.
Lo snodo di via dei Velini
Non mancano le segnalazioni in via dei Velini. La viabilità si è rinnovata già qualche anno fa, con il raccordo immediato verso Villa Potenza e all'interno con la mini rotatoria all'incrocio con via Due Fonti e contrada Fontezucca. I problemi, però, si concentrano maggiormente nei pressi dello stadio Helvia Recina: «I residenti si lamentano perché non trovano un posto auto durante le partite della Maceratese- racconta Luca Greco, titolare de Le Monde Cafè- ma la problematica maggiore è quella della velocità. Non ci sono rilevatori né dossi artificiali, basterebbe un po' di buonsenso, che purtroppo manca. Gli anziani hanno paura perfino di gettare l'immondizia , le macchine sfrecciano ad alta velocità».
L'area di sosta scomparsa
Un discorso che accomuna chi abita in via dei Velini e in via Panfilo è quello che si lega al nuovo look dello stadio, dalle inferriate ai cancelli fino al maxi tendone per il beach volley: «Lo stadio non era certamente adibito a mero parcheggio- precisa un residente- però il capannone ha fatto perdere decine di posti macchina, che è difficile recuperare visto che non si sono create alternative. L'illuminazione? Potrebbe essere potenziata».
Sul capannone del beach volley, il titolare del bar spiega: «E' sempre un'opportunità un luogo dove si pratica sport, ma forse a qualcuno faceva più comodo l'isola ecologica. C'è chi ha difficoltà a raggiungere la zona del Fontescodella».
Un quartiere che ha perso fascino è quello che dal liceo scientifico Galilei conduce al Cus e ai nuclei abitativi di via Mameli e via Brigata Macerata: «Non abbiamo più il supermercato- racconta una maceratese- i negozi hanno chiuso i battenti uno dopo l'altro, ne sono rimasti pochissimi. In fondo alla via che si allaccia a via Medaglie d'Oro, c'è anche uno sgradevole disagio: «C'è uno spazio verde che non è assolutamente curato- confida un abitante- spesso le persone fanno bisogni a cielo aperto proprio davanti alle case: ci sono i bambini che escono dal plesso di via Mameli e vivono nei dintorni, bisognerebbe intervenire».
Le novità di piazza Pizzarello
La zona di piazza Pizzarello, dove gli schiamazzi sembrano essere il cruccio dei residenti, sta per cambiare pelle. Il primo marzo è in programma il trasferimento del Terminal bus nell'ovale dei giardini Diaz, mentre entro il 2017 lo scheletro dell'ex foro Boario prenderà forma. La società Italppalti ha rinegoziato il debito e ha scelto finalmente di investire nell'area venduta dal Comune nel 2008 per svariati milioni di euro. Lì sorgeranno un supermercato e gli uffici. L'area residenziale, nei progetti fin dall'inizio, è invece rimandata a data da destinarsi. Il termometro del gradimento prova a misurarlo Anthea Piersantelli, agente immobiliare della Gabetti in via Carducci: «Piazza Pizzarello piace perché è vicina al centro e a corso Cavour quindi ai servizi» dice l'operatore .