Danni per decine di milioni di euro Gli sfollati sono 932

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Lunedì 29 Agosto 2016, 05:00
IL TERREMOTOMACERATA Sisma, al via i sopralluoghi: è emergenza alloggi. Partiranno oggi le verifiche delle squadre di tecnici della Protezione civile e dei vigili del fuoco su scuole, edifici pubblici e chiese, in ordine di priorità. Dopo i primi controlli si tratta di stilare un quadro ben preciso sul numero di costruzioni inagibili e delle famiglie che hanno necessità di trovare una sistemazione temporanea. I danni stimati in ogni Comune, ad un' empirica analisi, parlano di decine di milioni di euro.
Alle 17.55 di ieri una scossa di magnitudo 4.4 e una pochi minuti prima delle 19, hanno fatto tremare ancora la provincia. Due scosse di minore intensità rispetto al terremoto devastante di magnitudo 6.0, che mercoledì ha ferito anche il Maceratese. In pochi giorni il numero degli sfollati è salito a 932. Con l'ordinanza del premier Matteo Renzi le persone rimaste senza dimora potranno ottenere contributi per gli affitti, attingendo dal fondo di emergenza come previsto dal decreto. «Circa 400 persone sono assistite in tenda- sottolinea il referente del dipartimento regionale della Protezione civile, Ruggero Feliziani -, il resto o nei punti di accoglienza del territorio o da parenti e amici. La linea è quella di evitare l'utilizzo dei moduli abitativi moduli, come i container. Tra le soluzioni, l'utilizzo delle seconde case non abitate se i proprietari le mettono a disposizione o l'urbanizzazione delle aree colpite, per esempio, con la costruzione di case di legno. Quest'ultima opzione porterebbe dei vantaggi ai comuni montani anche dal punto di vista turistico».
L'impegno
A Ripe San Ginesio una foto pubblicata dal primo cittadino profuma di storia a lieto fine. Tra le 15 persone sfollate, ci sono i fratelli Giovanni e Mariano Carlocchiani, di 80 e 72 anni, entrambi cardiopatici e con invalidità permanenti. Ai due anziani e alle rispettive mogli è stato permesso di allestire una tenda davanti alla loro abitazione in campagna, al momento non sicura: «Nei loro occhi ho visto tutta la gratitudine - racconta il sindaco Paolo Teodori - quando sarà passata l'emergenza la famiglia ci ha invitato a mangiare il pollo arrosto. Questa mattina (ieri) siamo riusciti a celebrare la messa nella pinacoteca, le nostre chiese sono tutte inagibili. Il 30% delle abitazioni sono lesionate, dobbiamo reperire appartamenti liberi anche se la generosità dei privati si fa sentire».
Le esigenze
A San Ginesio sono 55 le persone senza casa: «Abbiamo necessità di unità abitative a disposizione - spiega il sindaco Mario Scagnetti -, il numero è destinato a salire». Ieri pomeriggio nel Comune dove sono stati già dichiarati inagibili la sede del Municipio, il teatro comunale e gli edifici di culto, è emersa una nuova criticità. A rischio evacuazione il Monastero delle Benedettine, che ospita 15 suore. Ieri pomeriggio è stato sottoposto ad un attento monitoraggio. A Visso è in pericolo il manoscritto de L'Infinito di Giacomo Leopardi, la seconda copia autografa dopo quella di Napoli, custodita nel museo diocesano. A lanciare l'allarme Luca Maria Cristini, il responsabile per i beni culturali dell'arcidiocesi di Camerino. «A Visso la situazione è gravissima - riferisce - temiamo il crollo del campanile e dei due pinnacoli, è a rischio l'immenso patrimonio contenuto nel museo diocesano e la pubblica incolumità. La situazione è stata segnalata al Ministero per i beni e le attività culturali, tramite l'unità di crisi e coordinamento regionale (Uccr) a cui abbiamo chiesto un intervento urgente. Gli interventi dopo il terremoto del '97, però, hanno scongiurato danni più gravi».
Ha fatto tappa a Gualdo il tour dell'assessore regionale Angelo Sciapichetti: «La situazione è grave», dice il primo cittadino Giuseppe Zavaglini.