Branduardi, la scossa positiva

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Lunedì 23 Gennaio 2017, 05:00
IL SOSTEGNO MACERATA Se si parla di volontariato l'immagine volge subito al positivo e non può essere diversamente visto che sul fronte dei terremotati, ad oggi, di concreto, c'è l'azione delle varie associazioni senza dimenticare naturalmente quella delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco protagonisti dal primo momento.
Una lunga sequenza di iniziative concrete di sostegno quella firmata appunto dalle centinaia di volontari che si sono messi a disposizione nei vari centri maceratesi colpiti duramente dal terremoto. Sono arrivati dalla regione, da fuori regione, dagli opposti angoli dell'Italia spinti dal desiderio e dare e di fare. Contributi e tempo libero messi a disposizione del prossimo in difficoltà.
Una delle iniziative è la formazione dell'associazione Epicentro (che prende il nome dal cuore dell'onda sismica evidentemente) ideata da Maurizio Serafini, proposta alla classe politica locale e da questa subito archiviata visto che il leggendario Serafini si è mosso in proprio allargando la rete dei contatti.
L'ultima notizia - che arriva mentre l'artista lombardo è in residenza al teatro Persiani di Recanati - è l'incisione di una rivisitazione a una quarantina di anni dall'uscita evento della mitica Fiera dell'Est di Angelo Branduardi. Stesso testo con un cambio di arrangiamento: «una bellissima iniziativa benefit supportata da grandi artisti e amici , Una reinterpretazione di un brano che conosciamo tutti . Da Milano - è il contenuto di un post sulla pagina Facebook dell'associazione - rispondono Gianluca Amendolara (On Airish), Olly Riva (Shandon) e Maurizio Cardullo (Folkstone) che a loro volta coinvolgono musicisti di rilievo del panorama musicale italiano: Modena City Ramblers, Shandon, The Clan e Folkstone. D'accordo con Angelo Branduardi rivisitano la famosa canzone Alla Fiera dell'Est. Il brano sarà in vendita on line da metà febbraio. I proventi andranno al progetto Epicentro. Registrata al Crono Sound Factory Studio di Vimodrone (MI). Non serve la burocrazia, serve il cuore. Ecco come si partecipa alla ricostruzione della bellezza».
Come dire che alle idee si abbinano qualità e concretezza in grado poi di portare un contributo alla ca(u)sa dei terremotati perchè è questo il fine ultimo del tutto.
La scorsa settimana è iniziata la fase operativa del progetto Epicentro. Sarà proposto un protocollo d'intesa alle amministrazioni comunali del cratere che dovranno sostenere logisticamente le iniziative culturali che verranno donate alle comunità dei terremotati a partire da ottobre 2017. Saranno iniziative letterarie, musicali e artistiche di grande attrazione che convoglieranno nei paesi del cratere migliaia di persone».
Luca Patrassi
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