I sindaci: «La Regione deve fare chiarezza»

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Venerdì 30 Settembre 2016, 05:00
L'APPELLO FERMO Di fronte a una decisione della giustizia che rischia di rivelarsi esplosiva per il turismo, la prima reazione è la prudenza. Gli amministratori locali vogliono leggere le motivazioni della decisione che ha giudicato come lottizzazione abusiva le case mobili e le roulotte al camping Verde Mare di Marina Palmense. Una decisione del Tribunale di Fermo, a cui la Corte di Cassazione aveva rinviato la questione qualche mese fa.
Secondo i giudici, le 417 roulottes presenti all'interno del villaggio sarebbero diventate in sostanza delle unità abitative, con una trasformazione permanente in contrasto con le previsioni urbanistiche vigenti. Si configurerebbe quindi il reato di lottizzazione abusiva. Una mazzata per il Verde Mare, il cui legale Savino Piattoni ha annunciato ricorso in Cassazione.
Parola d'ordine prudenza
Cauto il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro. «Rinvierei ogni valutazione alla lettura delle motivazioni della sentenza le parole del primo cittadino Va capito se la magistratura abbia contestato qualcosa che interessa specificamente la singola struttura ricettiva, oppure una condotta generale che potrebbe interessare anche altri».
Calcinaro ritiene però che sul tema serva un intervento della Regione. «Poniamo il caso che i giudici abbiano ravvisato illegittimità in quella che fino ad oggi è stata una condotta generale in molti campeggi. A quel punto, una città come Fermo, che come altre località costiere punta sul turismo, non può che chiedere alla Regione Marche di stabilire una linea di intervento chiara che permetta di regolare meglio la materia. Parliamo di un comparto che produce ricchezza non solo per la struttura ospitante, ma è un patrimonio per la città. Fare turismo ovviamente non vuol dire avere carta bianca ed essere scevri da regole, ma dobbiamo anche porre le imprese del settore nelle condizioni di avere chiarezza. Se serve una diversa inquadratura della materia, che la Regione lo faccia in tempi celeri e certi, comunque prima della prossima estate».
Prima le motivazioni
Di tenore simile l'intervento del primo cittadino di Porto Sant'Elpidio Nazareno Franchellucci, che con i suoi tre grandi villaggi vacanze conta oltre mezzo milione di presenze l'anno. «Mi risulta non siano uscite le motivazioni della sentenza, dare un'interpretazione del provvedimento ad oggi sarebbe avventato. Quando le avremo ci sarà sicuramente un confronto, anche con le nostre imprese turistiche, per un'analisi accurata commenta il sindaco rivierasco Per quanto riguarda le strutture della nostra città, gli uffici tecnici hanno verificato la loro congruità con la normativa regionale. Politicamente ritengo che spetti proprio agli uffici regionali dare una lettura del dispositivo, il cuore della questione potrebbe stare sulle norme interpretative».
Prematuro, quindi, valutare possibili interventi. «Se ci sono aspetti che attengono alla singola struttura ricettiva interessata dall'accusa è un discorso chiude Franchellucci se invece immaginiamo che ogni villaggio turistico debba spostare o demolire centinaia di casotti e verande, ci troviamo di fronte ad una questione enorme, che il legislatore regionale e nazionale debbono regolamentare».
Paolo Pizzi
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