Divorzio tra Tod's e Di Battista

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Domenica 23 Ottobre 2016, 05:00
L'INCHIESTAFERMO Sono circa 750 le paia di scarpe con marchio Hogan e Tod's prelevate dalla Guardia di Finanza nel calzaturificio di Graziano Di Battista, presidente della Camera di Commercio di Fermo e di Unioncamere Marche (in questo incarico ormai in scadenza) nonché terzista per il gruppo Della Valle. Un blitz, quello della Finanza, che è avvenuto nei giorni scorsi a Montegranaro e che ha portato alla discovery di un'indagine che andava avanti silenziosamente da un po' tempo.
Il blitz della Finanza
Le Fiamme Gialle hanno sequestrato circa 750 paia di calzature, si diceva, esposte in una stanzetta dello stabilimento.
L'irruzione è scattata dopo alcune indagini preliminari, che hanno indotto la Tod's a sporgere querela che ha dato input al proseguo degli accertamenti. Di Battista è titolare del calzaturificio insieme a due fratelli e l'inchiesta è ora diretta ad accertare le responsabilità dei vari personaggi coinvolti nella vicenda. Fonti vicine al gruppo Della Valle parlano di «sorpresa e amarezza per il sospetto di una grave infrazione da parte di un'azienda della quale Tod's si avvaleva da anni».
La genesi della vicenda
La vicenda è nata alla fine di settembre quando la Guardia di Finanza ha fermato, nel corso di un controllo casuale su strada, un furgone. All'interno di quest'ultimo erano presenti diverse paia di scarpe con marchi del gruppo Della Valle, di cui il conducente non ha dato sulle prime spiegazioni riguardo alla provenienza salvo poi spiegare ai finanzieri di averle prese nella fabbrica di Di Battista.
La querela di Tod's
A quel punto sono partiti gli accertamenti che avrebbero indotto la Tod's, nel frattempo venuta a conoscenza della questione, non solo a sporgere denuncia ma anche ad interrompere cautelativamente il rapporto di lavoro con il calzaturificio di Di Battista. Un duro colpo, quest'ultimo, per la fabbrica del presidente della Camera di commercio che da molti anni lavorava principalmente come terzista per Tod's godendo della massima fiducia della famiglia Della Valle.
Nel corso del blitz la Guardia di Finanza ha rinvenuto centinaia di paia di calzature in eccedenza rispetto a quelle commissionate dal gruppo Della Valle. Scarpe ancora in fase di produzione che sarebbero state giustificate, in prima battuta, sì come un'eccedenza ma da consegnare comunque in seguito alla Tod's, calzature di ottima fattura, ma, a causa di difetti anche impercettibili, non destinabili alla prima linea. Una versione che non ha convinto i finanzieri i quali, nel proseguo dell'ispezione hanno trovato altre scarpe, alcune delle quali esposte in una stanza allestita come fosse una sorta di punto vendita. A quel punto è scattato il sequestro e le Fiamme Gialle dovranno ora proseguire negli accertamenti per verificare la fondatezza dell'accusa e per cercare i riscontri utili anche nell'eventuale proseguo delle indagini.
Chiaramente è ancora presto per emettere sentenze e dare giudizi, in un verso o nell'altro, visto che siamo ancora alle prime battute dell'inchiesta che potrebbe
riservare altre sorprese. La questione ha avuto ieri grande eco tra gli imprenditori, anche perché i personaggi coinvolti sono entrambi conosciuti nel territorio: da una parte uno dei più importanti gruppi che operano nella moda e nel lusso, che ha il suo quartier generale a Casette d'Ete, proprio a pochi chilometri dall'azienda di Graziano Di Battista, anche lui noto per essere oltre che presidente della Camera di Commercio di Fermo, da un paio d'anni anche alla guida di Unioncamere delle Marche. Né Tod's, attraverso il suo legale Francesco De Minicis, né Graziano Di Battista, con l'avvocato Igor Giostra, hanno voluto ieri commentare la notizia.
Lolita Falconi
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