Il quadrilatero del rischio

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Martedì 28 Febbraio 2017, 05:00
LA VIABILITÀ
ASCOLI Non c'è mai fine ai problemi del traffico. Specie quando anche il terremoto ci mette lo zampino. Basta un'altra ordinanza di inagibilità, stavolta per palazzo Gallo, all'angolo tra via Bonaparte e corso Mazzini, con annesso divieto di transito, per chiudere la porta e ogni spiraglio a possibili soluzioni sul rompicapo della zona ex Carisap. Insomma, di fatto adesso tutta l'area di corso Mazzini est da via Alemanni fino all'altezza di via Bonaparte è una sorta di zona a rischio. E il problema si ingigantisce, in tutta la zona che interessa corso Mazzini est e l'area ex Carisap, con un susseguirsi di rischi per la pubblica incolumità causata dai palazzi lesionati. Non da ultimo, per l'appunto, quello di palazzo Gallo, all'angolo tra corso Mazzini e via Bonaparte, proprio laddove le auto dei residenti che sostano nell'area ex Carisap devono transitare per andare verso via Sacconi e raggiungere i quartieri a nord, ovvero Campo Parignano e Borgo Solestà. Considerando che il problema esiste anche per poter rientrare dai quartieri in questione alla zona ex Carisap (il famoso gioco dell'oca). E adesso, comunque, tutte le scelte legate alla viabilità dipenderanno dalla valutazione dei tecnici sugli interventi di messa in sicurezza da effettuare e la relativa tempistica. Anche perché, c'è da capire pure se sul tratto tra via Afranio e via Sacconi, proprio davanti palazzo Gallo, sia tutto a posto.
Via Bonaparte off limits
Quella che poteva rappresentare una possibile soluzione per consentire una via di uscita o di entrata alternativa per i residenti, anche in ottica futura, diventa ora un ulteriore problema. Con la dichiarazione di inagibilità di palazzo Gallo-Lenti, al civico 237 di corso Mazzini, i tecnici hanno infatti ritenuto necessario, oltreché evacuare parzialmente lo stabile, dichiarare intransitabile l'ultimo tratto di via dei Bonaparte, dal civico 1 all'angolo con corso Mazzini, fino al ripristino delle normali condizioni di sicurezza. Ma resta da capire, innanzitutto, quali saranno i tempi necessari per i lavori, in secondo luogo se le lesioni subite dall'edificio possano creare problemi anche proprio all'incrocio tra via Afranio e corso Mazzini, ovvero laddove le auto dei residenti devono svoltare verso la fontana dei cani per tornare su via Sacconi. Insomma, a questo punto tutto è vincolato alla situazione degli edifici che si trovano lungo corso Mazzini e alle relazioni dei tecnici riguardo necessari interventi per la messa in sicurezza e la tutela della pubblica incolumità.
La palla ai tecnici
In primis, la decisione di eventuali modifiche alla viabilità dovrebbe arrivare per la chiusura del tratto di corso Mazzini est tra via Alemanni e la fontana dei cani che, di fatto, attualmente impedisce anche la possibilità di utilizzo di via Sacconi da parte dei residenti della zona e, di fatto, impedisce il collegamento tra la zona di piazza Matteotti e i quartieri di Campo Parignano e Borgo Solestà, creando una sorta i frattura. Solo dopo aver capito la tempistica per la messa in sicurezza di palazzo Malaspina (con calcinacci caduti in strada) si deciderà se individuare soluzioni provvisorie. Certo è che, in questa fase, le strategie generali del traffico rischiano di doversi trasformare in scelte-tampone. E questo anche perché la strada dei sopralluoghi è ancora lunga e, purtroppo, rischia di riservare altre brutte sorprese, considerando anche che sono già diverse le situazioni a rischio su corso Mazzini (solo per fare un esempio) anche laddove, come accade per un edificio nella zona di via Sacconi, c'è già una scheda Fast con la quale si dichiara il palazzo in questione non utilizzabile, rimandando poi ad un sopralluogo successivo per la scheda Aedes tutti i dettagli e gli ulteriori provvedimenti del caso.